ALLARME CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI (CIA): “LA DIETA MEDITERRANEA E’ IN CRISI”

La “dieta mediterranea” è in crisi? La Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) ritiene di sì. Lo dimostra il tracollo dei consumi dei prodotti principe della tavola italiana: pane -7,3 %, pasta -4,5, frutta -2,8, verdure -3,2, vino -8,4. Una tendenza che, tranne per la pasta, i cui consumi sono in ripresa (+1,4%), è proseguita anche nei primi 7 mesi del 2008. Difficile anche il quadro per gli ortaggi e le verdure (-1,5), l’olio d’oliva (-2,7), il vino e lo spumante (-1,2).

Le cause delle difficoltà di una consolidata tradizione italiana, starebbero - secondo quanto evidenziato da Cia al Salone del naturale Sana di Bologna - nei rincari e nel cambiamento delle abitudini alimentari, soprattutto da parte dei giovani affezionati agli alimenti grassi. Le tavole italiane sarebbero così più povere e le nuove abitudini alimentari avrebbero fatto il resto. La Cia ha annunciato iniziative per “ridare impulso ad una dieta che la comunità scientifica internazionale definisce più che salutare”.

L’incontro di Bologna (“Star bene con la dieta mediterranea”) cui hanno partecipato il presidente della Cia Giuseppe Politi, l’ex ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro, l’architetto Aldo Cibic, il professor Andrea Segré e l’attrice Marisa Laurito, è stata occasione per riaffermare il valore di questo tipo di alimentazione e la necessità del suo riconoscimento, da parte dell’Unesco quale “patrimonio culturale immateriale dell’umanita”.

“La dieta mediterranea - ha affermato Politi - è un bene prezioso che va tutelato e diffuso, appare quanto mai opportuna una sua piena valorizzazione a livello mondiale”. Per il presidente Cia è positiva la recente approvazione al Senato della mozione del senatore De Castro, sottoscritta da 100 senatori della maggioranza e dell’opposizione, per il riconoscimento della dieta. “Rappresenta - ha aggiunto - un’ulteriore valorizzazione per la nostra agricoltura tipica, dove il 50% della produzione risiede negli alimenti (cereali, vino, ortofrutta, olio d’oliva) che sono alla base della dieta mediterranea”. L’auspicio dei convenuti è che l’iter per la candidatura possa concludersi positivamente.