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SCIOPERO PANE: I CONSUMATORI IN PIAZZA A ROMA … MA I PANIFICATORI (FIPPA) SPIEGANO: “NESSUN CALO VENDITE”

Pane cotto in piazza, rosette gratis ai passanti e l’elemosina di un “povero consumatore” vestito con un saio: così l’Associazione dei Consumatori avvia lo “sciopero della pagnotta” per protestare contro i rincari (+30% nell’ultimo anno per il pane e +35% per la pasta). Allo slogan “Con Berlusconi e Tremonti fineremo sotto il ponti”, riportato su alcuni manifesti, decine di persone delle due associazioni chiedono un incontro con i rappresentanti del Consiglio dei Ministri “per chiedere misure contro questo salasso”.
“La gente - ha spiegato Mario Trefiletti, segretario generale di Federconsumatori - non riesce neanche a comprare il pane, è una cosa vergognosa. Chiediamo ai cittadini per oggi di acquistare poco di tutto, in particolare di evitare di comprare il pane”.
Secondo i dati delle associazioni - che hanno avviato proteste analoghe in diverse città italiane - una famiglia spende in media 200 euro in più all’anno per il pane.

La contro-posizione - Panificatori (Fippa): “nessun calo vendite”
Nessun calo delle vendite del pane nei 25.000 panifici artigianali italiani per lo “Sciopero della pagnotta”. Lo rileva la Federazione italiana panificatori (Fippa) da un monitoraggio su 35 città italiane.

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