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SALONE DEL GUSTO (TORINO 23-27 OTTOBRE): NON SOLO CIBI RARI, MA ANCHE UNA SORTA DI GUIDA CONTRO IL CARO-PREZZI “MADE SLOW FOOD”

Il cibo “buono, pulito e giusto” non fa spendere di più. Ne sono certi gli organizzatori della del Salone del gusto n. 7 e di Terra Madre n. 3 (a Torino, dal 23 al 27 ottobre), che confermano l’ormai celebre slogan e ci aggiungono idealmente una frase dedicata al caro-prezzi. Per questo motivo la strada maestra della rassegna “made Slow Food”, allestita come sempre al Lingotto, porterà i visitatori “su un percorso didattico al centro del Salone ad imparare che la scelta quotidiana di cibi buoni, puliti e giusti non porta ad un aggravio della spesa alimentare, anzi spesso è il contrario”, sottolinea Roberto Burdese, presidente di Slow Food.

“Il Salone non è un’occasione per assaggiare ogni due anni rarità gastronomiche - continua Burdese - ma è soprattutto il luogo dove si possono imparare, o ricordare, regole da seguire tutti i giorni, come il consumo di frutta e verdura di stagione, o, nel caso delle carni, l’utilizzo di tutti i tagli e non solo di quelli più pregiati”.

Più che mai l’edizione 2008 sarà, dunque, legata al mondo dei piccoli produttori: per la prima volta, “Terra Madre”, l’incontro delle comunità del cibo che porterà a Torino 5-6.000 contadini da tutto il mondo, è totalmente aperta al pubblico: “i visitatori - osserva Burdese - potranno parlare con gli allevatori ed i contadini venuti da lontano, conoscere dal vivo la loro storia, assaggiare ed acquistare i loro cibi”.

“Per noi - continua il presidente di Slow Food - il Salone del Gusto e Terra Madre sono sempre stati una sola cosa, ma ci rendevamo conto che ai visitatori potevano apparire due entità distinte, anche perché fino alla scorsa edizione non erano ammessi a partecipare. L’integrazione fisica tra i due eventi - prosegue il presidente di Slow Food - ha già avuto un successo tangibile”.

Un’altra novità di Salone del Gusto-Terra Madre 2008 è la riduzione della cosiddetta impronta ecologica, attraverso la scelta di materiali riciclabili ed energie alternative: “abbiamo lavorato due anni per abbattere l’impatto ambientale del 50% - dice Burdese - questo sforzo non ci è costato tanto di più nei costi organizzativi, in compenso grazie a questo impegno il Salone sarà ancora più bello ed il messaggio più completo”.

Il Salone, infine, sarà una guida alla buona tavola anche in mensa, a scuola in fabbrica o in ospedale: “Pensa che mensa”, è il gioco di parole che dà titolo all’iniziativa per la creazione di modelli di mense aziendali dove la qualità sia regina.

“Slow Food - annuncia Burdese - presenterà un prototipo di mensa che potrebbe presto essere adottato per le scuole e gli ospedali”.

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