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COMMERCIO - LA COLDIRETTI ANNUNCIA: “META’ DEGLI ITALIANI HANNO CAMBIATO I LUOGHI DI SPESA”

Oltre la metà degli italiani (53%) ha cambiato i luoghi in cui va a fare la spesa anche per effetto della crisi economica che spinge a privilegiare gli hard discount, ma anche i mercati rionali, le bancarelle e soprattutto gli acquisti diretti dai produttori anche nei “farmers market” per i quali si registra un vero boom: emerge dall’indagine Swg Coldiretti sulle abitudini alimentari divulgata per la presentazione dei dati Istat sul commercio al dettaglio che evidenziano un calo sia su base mensile (-0,5%) che annuale (-1,3%) ad agosto. Nel 2007 sono saliti a 57.530, con un aumento del 48% sul 2001, i frantoi, le cantine, le malghe e le cascine dove è possibile comperare direttamente, secondo il rapporto dell’Osservatorio sulla vendita diretta delle aziende agricole, promosso da Coldiretti e Agri2000. E per far fronte alle difficoltà di raggiungere le campagne per fare la spesa, nel 2008, la Coldiretti ha varato oltre 100 “mercati di campagna amica” nei paesi e nelle città che è possibile individuare collegandosi a www.campagnamica.it.
Si tratta di una risposta alle attese dei cittadini che, secondo l’indagine Swg-Coldiretti, hanno indicato che la migliore soluzione per frenare l’aumento dei prezzi è proprio quella di favorire gli acquisti direttamente dal produttore (38%), piuttosto che un intervento pubblico per calmierare i prezzi (30%), perché tagliano le intermediazioni e garantiscono la qualità, la genuinità, la sicurezza e la convenienza.
Secondo l’indagine Coldiretti-Swg, il cittadino consumatore che sceglie di fare acquisti direttamente nei mercati degli agricoltori (i cosiddetti “farmers market”) li frequenta perché i prodotti sono soprattutto più genuini oltre che convenienti; vorrebbe che fosse aperto tutti i giorni; compera soprattutto formaggi, frutta e verdura e salumi; e dopo averlo provato una volta continua a frequentarlo. L’indagine spiega che - sottolinea Coldiretti - l’84% di chi fa acquisti si dichiara soddisfatto mentre i motivi che portano i cittadini nei mercati degli agricoltori sono legati alla genuinità dei prodotti, alla convenienza e al rapporto qualità-prezzo.
Da qui il desiderio - continua Coldiretti - espresso da quattro consumatori su dieci che il mercato degli agricoltori sia aperto tutti i giorni, mentre al 53% basta farci acquisti una volta a settimana. La “top five” dei prodotti più acquistati vede in prima posizione il formaggio, seguito da ortaggi, salumi, latte fresco e uova. Ma - evidenzia Coldiretti - nella borsa della spesa finiscono anche frutta, carne, miele, olio, a testimoniare come, in tempi di scandali alimentari e carovita, si avverta l’esigenza di coniugare la ricerca della genuinità e della sicurezza alimentare alla possibilità di fare acquisti al giusto prezzo.
I mercati di campagna amica sono la dimostrazione di come nella forbice dei prezzi tra produzione e consumo ci sono ampi margini da recuperare per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori” afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “siamo consapevoli che si tratta di una forma di vendita che potrà riguardare solo una fetta limitata del mercato che però, grazie alla maggiore concorrenza, è in grado di svolgere una importante funzione calmieratrice e per questo va diffusa e sostenuta”.

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