ORTI SCOLASTICI, SONO GIA’ OLTRE 150 IN ITALIA ... PAROLA DI SLOW FOOD

Sono già oltre 150 gli “orti scolastici” in Italia, programmi di educazione alla terra ed all’alimentazione mutuati dagli School Garden americani. E Slow Food che ne organizza la rete, con la sponsorizzazione della Ricola e della Fondazione Bonduelle, pensa ora di proporre al ministero della Pubblica Istruzione di inserire le scienze gastronomiche, teoriche e pratiche, nei programmi scolastici curriculari. Il punto sull’attività degli orti scolastici è stato fatto nel Salone del Gusto di Torino, a cura di Silvio Barbero e di Davide Ghirardi.

“Slow Food - ha sottolineato Silvio Barbero, segretario Slow Food - punta e punterà con convinzione sulla cultura gastronomica, intesa non solo come piacere, ma, soprattutto, come elemento di formazione”. Più difficile il compito in Africa, ha denunciato Samuel Karanja Muhunyu, rappresentante di Slow Food Kenya: “stiamo cercando di coinvolgere i giovani, tramandare loro i saperi tradizionali, ma gli apparati governativi ci remano contro, non è l’istruzione il loro obiettivo”.

Ben diversa l’ottica americana. Alice Waters, vice presidente di Slow Food ha spiegato che “insegnare ai bambini a curare l’alimentazione è un segnale di amore per l’umanità, non di elitarismo, come sostengono alcuni. Ma la cultura del cibo va curata da tutti, perché il cambiamento avviene solo se la volontà è globale”.