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NEI 10 MESI 2008 I CONSUMI DI BEVANDE FUORI CASA HANNO REGISTRATO UN -4,9% SUL 2007. A DIRLO LA CDA (CONSORZIO DISTRIBUTORI ALIMENTARI)

È negativo nei 10 mesi 2008 il trend di consumo delle bevande fuori casa (-4,89% in volumi), sul 2007, e l’estate non ha contribuito a invertire la discesa: emerge dall’indagine realizzata dal Cda (Consorzio Distributori Alimentari) su un campione di oltre 19.000 pubblici esercizi.

Nella ripartizione tra le varie aree italiane, si segnala -6,48% nel Nord Ovest, -6,30% al Nord Est, -2,66% nel Centro e -3,89% al Sud. I canali più colpiti da questa crisi dei consumi sembrano essere i bar tradizionali, dove il calo si attesta intorno al -5,20%, e tutto il comparto della ristorazione che fa registrare un netto -5,28%. Migliore invece la situazione dei locali dedicati al tempo libero serale, dove il calo è del 3,01%.

Sintomo di una crisi che è assolutamente trasversale anche il fatto che non esistano merceologie in grado di fare segnare andamenti differenti. Si registrano infatti cali su acque minerali (-3%), bibite gassate (-4,34%), birre (-8,50%), succhi di frutta (-6,78%), aperitivi analcolici (-8,55%) e vini (-5,12%).

“I prezzi delle consumazioni in continuo aumento, l’attenzione ai consumi degli alcolici, il clima generale di preoccupazione che coinvolge tutto e tutti - commenta Lucio Roncoroni, direttore di Cda - si riverberano su una non predisposizione ai consumi spesso reale, a volte psicologica. Come se non bastasse, all’orizzonte si profilano aumenti dei prodotti che, se giustificabili sotto certi aspetti, non faranno che peggiorare una situazione già di per sé critica”.

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