La produzione di olio di oliva in Italia crescerà quest’anno del 10%. A fornire la previsione è l’Ismea che, in collaborazione con le Unioni dei produttori (Aipo, Cno, Unapol, Unaprol, Unasco), ha condotto, a inizio novembre, un’indagine che porta a stimare attorno ai 6,3 milioni di quintali il dato produttivo della campagna 2008/09, contro i 5,7 milioni indicati dall’Istat per il 2007.
“L’aumento - spiega l’Ismea - seppure diffuso su tutto il
territorio nazionale, risulta particolarmente evidente nelle regioni centrali che nel 2007 avevano invece subito le maggiori perdite, a causa del clima sfavorevole.
Regione per regione, si prevede una produzione di poco superiore a quella dell’anno scorso in Puglia, Sicilia e Sardegna, dove gli aumenti non andrebbero oltre il +5%. In Calabria l’incremento sarà invece compreso tra il 10% e il 15%, analogamente a quanto indicato dall’Ismea per la Campania, a fianco ad aumenti ancora maggiori attesi in Molise (+20-25%) e più modesti (+ 5-10%) in Basilicata. Al centro Italia il miglior risultato va alla Toscana (+35%), incrementi rilevanti anche in Umbria (+30%), nel Lazio e in Abruzzo (+30-35%) e nelle Marche (+25-30%). Bene al Nord la Liguria, dove la produzione è prevista addirittura in aumento del 60-65% rispetto alla scorsa campagna, con prospettive di crescita anche nel Veneto attorno al 30%.
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