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NOI: LA TERRA. NOI: LE IMPRESE. CONFAGRICOLTURA IL 19 NOVEMBRE MANIFESTA A BOLOGNA DENUNCIANDO IL FORTE MALESSERE NELLE CAMPAGNE E LA NECESSITA’ DI RISPOSTE PER LE IMPRESE AGRICOLE

Confagricoltura chiama a raccolta gli agricoltori di tutta Italia per il 19 novembre a Bologna “per esternare il malessere delle campagne, le legittime richieste e gli interventi improcastinabili per il futuro sviluppo dell’agricoltura italiana”. Noi: la terra. Noi: le imprese”: è il titolo della manifestazione di protesta.

“La terra e le imprese sono - ha rimarcato il presidente dell’Organizzazione Federico Vecchioni - un binomio indissolubile. L’agricoltura è imprenditorialità e richiede una visione imprenditoriale dei problemi da affrontare”.

“E’ in gioco il futuro delle imprese agricole - ha detto il presidente Vecchioni - sottolineando i tagli al bilancio dell’agricoltura del 10,3 % per la spesa corrente e del 25,9% della spesa in conto capitale. A ciò si aggiungono i tagli alle risorse del ministero per le Politiche agricole di un quarto delle dotazioni finanziarie (-459 milioni di euro). “Tutto ciò - ha commentato Vecchioni - si traduce in minore capacità di intervento su numerosi capitoli di spesa e sul funzionamento della complessa macchina amministrativa”.

Confagricoltura ha sottolineato come nella Finanziaria 2009 mancheranno circa 500 milioni di euro attesi dal settore agricolo per il fondo di previdenza nazionale, per le assicurazioni per calamità naturale ed il mancato rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale, per il piano irriguo.

“Non si tratta di politica ma di sopravvivenza in tempi di crisi e di tutela delle aziende” - ha detto Vecchioni.

“Tutti i settori agricoli sono in crisi - ha ricordato Confagricoltura - da quello dei cereali (con una diminuzione dei prezzi medi del 40 % e, di contro, un aumento dei costi dei mezzi tecnici del 63%), a quello dell’olio di oliva (con il mercato fermo ed i prezzi in discesa), del vino (con le quotazioni in caduta ed il calo dei consumi), alla carne (con il crollo dei prezzi all’origine e la riduzione della mandria italiana)”.

Federico Vecchioni ha poi nuovamente espresso la posizione di Confagricoltura riguardo al settore lattiero caseario ed al regime delle quote latte, ribadendo che il rispetto delle regole deve essere tassativo. L’aumento della dotazione di quote va legato ad un’attenta verifica delle condizioni di mercato; sul piano nazionale, va confermata inderogabilmente la valenza della legge 119.

Infine ha sollecitato anche una politica del territorio oculata: “si stanno distruggendo - ha detto il presidente dell’organizzazione degli imprenditori - i migliori terreni agricoli d’Italia. La superficie agricola utilizzata perde 370.000 ettari all’anno”.

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