SPESE FOLLI CON IL CONTAGOCCE ED ACQUISTI ALL’INSEGNA DELL’OCULATEZZA E DELLA TRADIZIONE RIGOROSAMENTE MADE IN ITALY: FOCUS SULLA TAVOLA DEGLI ITALIANI SECONDO UN’INDAGINE CIA, PER NATALE E CAPODANNO ORMAI ALLE PORTE

Una consistente diminuizione per i prodotti più classici come la frutta e gli ortaggi, la carne, i formaggi e le tante varietà dei dolci delle feste, e se non si rinuncerà ai vini e agli spumanti per i classici brindisi, i cibi di “fascia alta”, come salmone, ostriche, caviale e la frutta esotica che arricchiscono le tavole imbandite, saranno acquistati con il contagocce. Tuttavia per Natale e Capodanno, la spesa degli italiani, seppur oculata, sarà nel pieno rispetto della tradizione di piatti e portate rigorosamente made in Italy. E’ questo il focus sulla tavola degli italiani, secondo quanto emerge da un’indagine della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, per le festività ormai alle porte.
Sarà un Natale “magro” per le tavole degli italiani. A causa della crisi economica e dei rincari dei prezzi, per festeggiare le prossime festività si spenderanno poco più di 6 miliardi di euro, con consumi alimentari in calo quantitativo tra il 3,5 ed il 5% sul 2007. Un’austerity a tavola che, tuttavia, secondo l’indagine della Cia, si sta riscontrando già dal 2007, quando si spese di meno sul 2006. Anche per i riflessi negativi della difficile congiuntura e soprattutto a causa degli eccessivi rincari, aumenterà per le prossime festività la percentuale di famiglie che acquisterà prodotti agroalimentari presso gli hard-discount (dal 9,7 del 2007 al 10,2%). Gli iper e i supermercati restano i punti vendita dove si avrà la maggiore concentrazione degli acquisti da parte degli italiani con il 57,2%, e, a seguire, il negozio tradizionale (21%), i mercatini locali (10%) e internet (1,6%).
Per carni e insaccati si prevede una flessione sulle tavole di Natale dell’1,8%, anche se polli e tacchini, cotechini e zamponi anche per quest’anno toglieranno spazio ad ostriche, caviale e salmone (questi ultimi previsti in calo tra il 25-30%). Natale all’insegna del “freddo” anche per i formaggi, con gli acquisti che dovrebbero restare sui livelli del 2007 (-0,7%). Andamento in chiaro/scuro per pane e pasta: per il primo si prospetta una flessione dell’1,3%, mentre per la seconda si dovrebbe avere una leggera crescita (+0,5%). Oltre ai tradizionali dolci delle feste di fine anno (panettoni, torroni, pandori) - i cui acquisti dovrebbero registrare una contenuta flessione tra il 2-3% sul 2007 - grande spazio nei menu natalizi sarà riservato, come da tradizione, ai prodotti tipici ed in particolare a quelli fatti in casa.
Complessivamente, però, si dovrebbe avere un calo del 2,5%. Ci sarà inoltre molta attenzione per i tantissimi prodotti legati al territorio e che possono essere acquistati nei mercatini, che verranno allestiti dagli agricoltori nei prossimi giorni, con occasioni per risparmi tra il 10 e il 15%.
Frutta e verdura dovrebbero registrare un calo negli acquisti di circa il 4,5% sull’analogo periodo 2007. Male anche la frutta secca (noci, nocciole e mandorle), per cui si stima un calo delle vendite dell’ 1,5% e giù (-2%) anche i legumi (lenticchie e fagioli). In picchiata pure i consumi di frutta esotica (oltre il 20%). Una buona performance è invece attesa dai vini, soprattutto i rossi, e dagli spumanti, con aumenti, rispettivamente, dell’1,5 e del 2%.

La spesa “al dettaglio” degli italiani per la tavola delle feste
Frutta fresca e secca, ortaggi, legumi e patate: 980 milioni di euro
Vino e spumante: 1.060 milioni di euro
Olio d’oliva e altri condimenti: 240 milioni di euro
Formaggi, insaccati, salumi, uova: 1.190 milioni di euro
Carni, pesce: 1.330 milioni di euro
Pane, pasta, riso: 520 milioni di euro
Dolci: 590 milioni di euro
Altri: 120 milioni di euro
Totale: 6.030 milioni di euro