IL MINISTRO ZAIA: “ACQUISTIAMO PER RAGGIUNGERE LE QUANTITÀ NECESSARIE AL FABBISOGNO NAZIONALE E PERCHÉ, PER FARE UNA BUONA PASTA, SERVONO “GRANI FORTI”, QUELLI CIOÈ RICCHI DI GLUTINE, CHE VENGONO DALL’ESTERO”

“Acquistiamo per raggiungere le quantità necessarie al fabbisogno nazionale e perché, per fare una buona pasta, servono “grani forti”, quelli cioè ricchi di glutine, che vengono dall’estero”: è questo il motivo per cui il nostro Paese è dipendente dall’estero, ha spiegato il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia. “Acquistiamo per raggiungere le quantità necessarie al fabbisogno nazionale e perché, per fare una buona pasta, servono “grani forti”, quelli cioè ricchi di glutine, che vengono dall’estero”.

La Svizzera è famosa per la cioccolata, anche se non produce cacao; non vedo perché l’Italia non possa rimanere terra di grandi pastai, anche se, parte della semola, viene da Paesi terzi. Ciò premesso, ha detto Zaia, “siamo pastai perché garantiamo una qualità eccelsa del prodotto. Il nostro bacino cerealicolo, al momento, è insufficiente; tuttavia stiamo promuovendo ricerche con il Cra e le università per garantire semole italiane, senza tossine”.

“Il problema vero resta quello dell’agropirateria - ha concluso Zaia - nel mondo solo 1 prodotto su 10 di quelli dichiarati come italiani, proviene effettivamente dall’Italia. E questo accade anche in Europa. In questo momento di mercato così difficile, l’indicazione dell’etichettatura d’origine significa difendere le imprese italiane. E infine chiediamo alla grande distribuzione (Gdo), in particolare a quei cinque gruppi che distribuiscono il 70% del nostro agroalimentare, la creazione di due sezioni: i prodotti Italia da una parte; il resto del mondo, dall’altra”.