RICERCHE & SONDAGGI - CENA FUORI? IL RISTORANTE BATTE LA TRATTORIA

Mangiare fuori casa? Meglio a cena (69,35%) che a pranzo (28,14%). Scegliendo perlopiù un ristorante classico, meta preferita nel 52% dei casi; una trattoria (28%) e, con tendenza in crescita negli ultimi due anni, un ristorante situato in un albergo (18%). Mentre per un pasto veloce, la meta preferita resta la pizzeria (31,82%), seguita dai bar che propongono anche primi o antipasti (10%), fino ai self service (8%). E’ la fotografia che emerge dal sondaggio “Abitudini e stili alimentari”, promosso dal portale italo-svizzero, in lingua italiana, www.chefdicucinamagzine.com che, nel periodo agosto-novembre 2008, ha coinvolto 28.000 partecipanti, il 57% dei quali si è dichiarato operatore del settore gastronomico.
Le donne che hanno partecipato al sondaggio sono il 62,67%, gli uomini il 33,33. Buona la curiosità a tavola dimostrata dai partecipanti al sondaggio che nel 69% dei casi dicono di desiderare nuove esplorazioni del gusto.
Menu alla mano, il 40,1% punta ad assaggiare nuovi accostamenti, mentre al contrario il 18% preferisce pietanze tradizionali; tuttavia, lo “zoccolo duro” degli ordinativi alla cucina restano le ricette semplici (31,4%) e i piatti tradizionali (30,2%). A guidare le scelte, il costo viene dichiarato solo nel 17% dei casi, mentre l’ingrediente principale funge da faro per il 61% degli intervistati. Che danno attenzione anche al colore della pietanza, con il verde e tutti i toni caldi al top delle preferenze.
“Sul servizio - sottolinea poi il curatore dell’iniziativa Elvio Gorelli - il 49% è disposto ad aspettare al massimo 15 minuti per ricevere il piatto ordinato, il 21% dieci minuti, e solo il 4% tra i 20 e i 25 minuti. Il 2% degli intervistati è pronto a rinunciare al pasto, se l’attesa si protrae per troppo tempo. La divisa e l’aspetto del personale è molto importante per 86,2%, ma solo il 56,8% desidera farsi consigliare dal personale di servizio, meglio se dal cuoco in persona. Tra le lamentele registrate dal sondaggio: la pulizia dei servizi igienici (30%); la cordialità (26%); la scarsa qualità delle posaterie (18%); il parcheggio (22%); e, in misura minore, la mancanza del guardaroba (1,2%).