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NATALE 2008 - GREENPEACE: PER CENONE USATE PESCE POVERO PER TUTELARE IL MARE

Per la cena di Natale, tradizionalmente a base di pesce, l’organizzazione ambientalista Greenpeace propone un menu che coniuga la tutela del mare e quella del portafoglio. Il cuoco Amelio Fantoni di Viareggio propone cinque portate a base di due pesci cosidetti “poveri” il sugarello e la sciabola, il primo è un pesce azzurro mentre la sciabola è un pesce di fondale, entrambi non superano i 6 euro al chilo.

Il menu per 4 persone per un costo totale di circa 15 euro prevede per antipasto crostini di sugarello, passato di verdure con filetti di sciabola, filetti di sugarello crudi, filetti di sciabola al forno, spaghetti cotti nel brodo.

“Le ricette di Amelio sono una valida alternativa - spiega Alessandro Giannì, responsabile della campagna mare di Greenpeace - ai prodotti della “lista rossa” di Greenpeace. Mangiando pesci come il tonno pinna gialla, il tonno rosso, il pesce spada, il merluzzo (importato come baccalà o stoccafisso) e i gamberoni tropicali tutti noi, spesso inconsapevolmente, contribuiamo a distruggere il mare”.

“Per tonni, pesce spada e merluzzo il problema principale - sottolineano da Greenpeace - è lo stato disastroso delle risorse, peggiorato ulteriormente dalla pesca pirata. I gamberoni tropicali, invece, provengono da pratiche di acquacoltura che danneggiano la fascia costiera intertropicale, cui si associano gravi violazioni dei diritti umani”.

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