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LA NUOVA SCELTA DEI GIOVANI E’ ENTRARE IN AGRICOLTURA: TESTIMONIANZE, NUMERI E ASPETTATIVE DELLE NUOVE GENERAZIONI DAL DOSSIER-DIBATTITO ON LINE DEL MONDO DELL’AGROALIMENTARE ITALIANO SU AGRICOLTURAITALIANAONLINE, WEB SITE DEL MINISTERO

Le nuove generazioni e il mondo dell’agroalimentare italiano, un argomento di grande interesse, importanza e curiosità, da sempre molto dibattuto: ma cosa pensano gli stessi giovani in proposito? E i loro beniamini del mondo dello spettacolo, della musica e dello sport? E alcune delle voci più note dell’universo dell’agroalimentare made in Italy? Per saperlo basta un click su www.agricolturaitalianaonline.gov.it, il giornale telematico dell’agricoltura italiana promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, dove è possibile intervenire o semplicemente dare un’occhiata alle testimonianze dirette e alle dichiarazioni, ai dati numerici e alle aspettative della gioventù italiana vocata all’imprenditorialità agricola e dei tanti giornalisti, scrittori, campioni sportivi e volti noti della radio e della televisione che hanno partecipato al dossier-dibattito on line “La nuova scelta dei giovani: entrare in agricoltura”, divenuto l’agorà virtuale del mondo dell’agricoltura italiana.
“Il vecchio stereotipo del contadino non esiste più - sottolinea il Ministro Luca Zaia - l’agricoltura è giovane, ed è sorprendente la quantità di mail inviatemi da ragazze e ragazzi che mi arriva attraverso i siti www.agricolturaitalianaonline.gov.it e www.lucazaia.it: giovani uomini e donne della generazione 2.0 che mi chiedono indicazioni su come intraprendere questa strada. A noi il compito di sostenerli ed aiutarli, al mondo dei media quello di raccontare un settore strategico per tutto il sistema produttivo del Bel Paese uscito finalmente dal cono d’ombra cui era stato relegato”.
Sono tantissime le testimonianze dirette, le dichiarazioni e le aspettative insieme ad interessanti studi e dati numerici analizzati da Censis, Swg, Eurostat e Almalaurea, che si possono leggere nel dossier-dibattito sul website del Mipaaf: da giovani agricoltori e viticoltori, motivati e innovativi e molto spesso anche laureati, ai pensieri di Margherita Granbassi, medaglia di bronzo nel fioretto alle Olimpiadi di Pechino e inviata di “Anno Zero”e di Federica Pellegrini, campionessa olimpica e mondiale di nuoto, di Linus, direttore e “mente creatrice” di Radio Dj, del conduttore di “Linea Verde” Massimiliano Ossini e della conduttrice di “Pianeta Mare” Tessa Gelisio, fino alle opinioni delle associazioni di settore.
“L’unico modo per far diventare il mestiere dell’agricoltore il più bello al mondo è metterci tanta passione e voglia di fare” afferma Francesco Rossi, 34 anni, proprietario di un’azienda biologica e dell’agriturismo “Foglie” in Umbria, che, insieme ad altri giovani imprenditori agricoli, racconta la sua testimonianza su come si possa raggiungere il successo in questo settore strategico dell’economia italiana.
“La cosa più importante nel mio lavoro è la qualità - gli fa eco Lorenzo Fasola Bologna, 37 anni ed una laurea in economia e commercio, responsabile del settore commerciale e marketing dell’azienda di famiglia Castello di Monte Vibiano Vecchio (Perugia), dove si producono vino, olio e seminativi - e cercare di produrre qualità, oltre alla trasparenza in tutto quello che si fa e che si trasmette, è anche il consiglio che mi sento di dare ai giovani che si affacciano a questo mondo”.
“L’agricoltura è da generazioni il lavoro e la passione della mia famiglia, che produce vino nella splendida cornice dei Colli Euganei - sottolinea Francesca Salvan, 29 anni, laureata in scienze e tecnologie agrarie, viticoltore di professione - da 5 anni mi dedico a tempo pieno a questo lavoro e mi appassiono sempre di più, perché permette una vita che è a stretto contatto con la natura e che segue il ritmo delle stagioni, ma anche dinamica e in continua relazione con il mondo esterno, in un affascinante coniugarsi di tradizione e di innovazione, che è la sfida di ogni giorno”.
Giovane e con una laurea in filosofia, Marta Sempio è il simbolo dell’agricoltura del post 2000: si è appassionata alla campagna tanto che ha scelto di “riprendere” il mestiere dei nonni nella sua azienda nel vercellese, dove svolge attività di trasformazione e vendita diretta di latte. Attenta alle sfide del futuro, fra cui le bioenergie e i biomateriali, ma convinta della necessità di valorizzare la risicoltura. “E’ un mestiere difficile - dice Marta - è una sfida costante ma non c’è uguale al mondo. La gente non deve mai dimenticare che mangiare è il primo atto agricolo. E sono fiera di contribuire con il mio lavoro all’economia del Paese”.
“I giovani agricoltori sono il carburante che aprirà una nuova stagione dell’agricoltura italiana” si legge nelle parole di Federica Pellegrini.“Anche la produzione agricola può essere di tendenza - sottolinea Tessa Gelisia - anche la coltivazione può essere un’attività “sexy”: la qualità e la modalità delle produzione, della distribuzione e la comunicazione stessa del prodotto possono fare di un’impresa agricola un’impresa d’avanguardia”. Linus si sofferma invece sui numeri: “sono già 100 mila le aziende guidate da giovani imprenditori e che fatturano il 75% in più rispetto alla media del settore. Contribuiranno, speriamo, a costruire un futuro nuovo, sintonizzato con il ritmo della terra. E di questi tempi chi semina, raccoglie”.
“L’agricoltura - secondo Margherita Granbassi - è uno dei settori che più di tutti vede i giovani in prima linea! L’altro giorno, andando in Facebook, mi sono imbattuta proprio in un gruppo di giovani agricoltori… il mondo cambia e noi, giovani, siamo il motore che lo farà andare avanti! Forza ragazzi!”.
“In questi tre anni di conduzione di “Linea Verde” - afferma Massimiliano Ossini - ho visitato tutte le regioni della nostra meravigliosa Italia, ho girato nelle città più importanti ma anche in paesini sconosciuti alla maggior parte del nostro pubblico. Credo di aver conosciuto l’Italia vera, quella sana, quella che produce, quella dell’attaccamento alla terra ed alle tradizioni e mi sono costruito un bagaglio di conoscenze che neanche tutti i libri del mondo mi sarebbero riusciti a dare. Ho conosciuto i veri contadini ma anche i più grandi volti dell’imprenditoria agricola italiana e quello che più mi ha entusiasmato è vedere che sono tanti i giovani che si sono avvicinati al mondo dell’agricoltura, alcuni perché figli di persone già legate a questo settore altri che invece hanno scoperto da soli la bellezza di fare un lavoro legato alla terra. Oggi investire in attività di produzione legate alla terra, come fare vino o fare dell’olio è visto da molti come una possibilità per diversificare le proprie risorse ma anche come una prospettiva di carriera. Molti dei ragazzi che ho conosciuto hanno iniziato con un piccolo terreno da coltivare, magari anche solo per avere il lusso dell’auto produzione di alimenti base della nostra tavola come l’olio, la verdura e la frutta. Non dimentichiamo infatti che di fronte a tutte le incertezze che abbiamo sui prodotti che troviamo nei banchi di vendita avere la possibilità di mangiare cose del proprio orticello è un gran lusso così come lo è poter fuggire dalle città piene di smog e di traffico per andare a vivere in campagna. Altri hanno studiato e fatto la gavetta proprio pianificando un percorso di carriera nel modo dell’agricoltura. Sono sempre di più i giovani che fanno attenzione a mangiare cibi sani, che cercano l’aria pulita, che vogliono riscoprire e mantenere vive le tradizioni e peri quali è motivo di vanto conoscere allevatori di fiducia. L’aspetto interessante è che questa nuova generazione non solo può far rifiorire l’agricoltura del nostro paese ma che può portare in questo settore tanta innovazione”.

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