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I PRODOTTI SIMBOLO DEL “MADE IN ITALY”? ECCO LA MAPPA DELLE ECCELLENZE DEL BEL PAESE, SECONDO GLI ITALIANI: INDAGINE DELL’ASSOCIAZIONE DEGLI ISTITUTI DI RICERCA DI MERCATO, SOCIALI E DI OPINIONE

L’acqua minerale più buona? Sgorga dalle fonti del Trentino. I migliori formaggi? Si trovano in Campania (58,7%), a partire dalla mozzarella, e la “patria dei gelati” è senza alcun dubbio la Sicilia (17%), che primeggia anche nella produzione di dolci (32,8%). Secondo quanto emerge da un’indagine esplorativa promossa da Assirm, l’Associazione degli Istituti di Ricerca di Mercato, Sociali e di Opinione, effettuata mediante la realizzazione di 1.200 interviste (600 telefoniche e 600 su Internet) su un campione significativo della popolazione italiana, ripartito per regioni e per classi di sesso età, sono questi i luoghi del Bel Paese dove nascono alcuni dei prodotti che in tutto il mondo simboleggiano l’eccellenza del made in Italy: per la prima volta, gli italiani si interrogano sui prodotti simbolo dell’Italia e tracciano la prima mappa territoriale delle eccellenze del nostro Paese.

Dove nascono le eccellenze che fanno dell’Italia e del made in Italy un simbolo di qualità in tutto il mondo? Per la prima volta si è voluto sondare il vissuto e la percezione che ne hanno gli italiani. Non sempre il percepito corrisponde allo scenario produttivo ed economico reale, ma di fatto, dallo studio, emerge con forza come l’area di provenienza trasferisce il proprio carattere genetico in modo indelebile alle diverse categorie di prodotti e come il marketing che alcuni settori e regioni hanno realizzato nel tempo ha potuto influire con forza nella creazione di queste convinzioni. Ad essere passati sotto il vaglio degli intervistati sono 20 settori merceologici: dai mobili agli elettrodomestici, dalla computer-informatica all’abbigliamento, dai gioielli, all’argenteria fino a confetture-condimenti, gelati, pasta, meccanica di precisione, imbarcazioni, formaggi e mozzarelle, salumi, dolci, liquori e vini, prodotti da forno, marmo, acqua minerale e pesce in scatola.

“Per la prima volta - sottolinea Silvestre Bertolini, presidente di Assirm - abbiamo voluto sondare il vissuto degli italiani rispetto al rapporto tra territorio e prodotto, così da stilare una mappatura delle eccellenze del made in Italy sulla base della percezione dei cittadini. Non sempre il percepito corrisponde alla situazione reale, e questo è dovuto anche e soprattutto a un background culturale, ma anche alla grande attività di marketing che alcuni territori hanno compiuto, di fatto associandosi ad interi settori. Di fatto questo studio dimostra che è necessario comunicare e organizzare i beni, i valori e le eccellenze: l’Italia deve formarsi una cultura dell’informazione efficace e matura”.

Quando si parla di due settori simbolo dell’Italia come la pasta o i formaggi, il dominio incontrastato spetta alla Campania. Secondo il 58,7% è questa la regione simbolo della produzione casearia, a partire dalla mozzarella, e lo stesso vale per la pasta, di cui la Campania è la capitale mondiale, per il 37,6% degli italiani intervistati (seguita al secondo posto dall’Emilia Romagna, per il 21,8%). In generale, nella convinzione degli Italiani, le regioni del centro e del sud sono particolarmente legate al mondo del food, come dimostra il fatto che quando si parla di cibi dolci e gelati è la Sicilia a dominare quasi incontrastata, rispettivamente con il 32,8% e il 17%. Talvolta però quando si tratta di citare dei marchi di riferimento per i diversi settori si nota qualche discrasia rispetto alla convinzione generale: nei primi 7 brand citati in maniera spontanea, quando si parla di gelati, nessuno è siciliano. Dalla Sicilia proviene anche il miglior pesce in scatola (32,3%), seguita dalla Sardegna, ma a grande distanza (6,5%). A contendersi la produzione dei prodotti da forno sono Emilia Romagna (15,6%) e Puglia (11,1%).

E per il vino? In questo caso sono ben pochi gli intervistati ad avere dei dubbi, e, a contendersi la corona di Bacco sono due regioni: Toscana (23,3%) e Piemonte (20,3%). Allo stesso modo i salumi, malgrado ogni regione produca i suoi, hanno una collocazione molto precisa: l’Emilia Romagna (46,4%), seguita a grande distanza (7,5%) dalla Calabria. L’Emilia, che in questa mappa delle eccellenze del made in Italy si conquista a livello quantitativo, ovvero di settori in cui primeggia, il secondo posto, subito dopo l’ex-aequo di Lombarda e Toscana, è il simbolo anche per le confetture e condimenti (17,4%). E se l’Italia è una vera e propria autostrada di acqua minerale, presente in tutte le regioni, se si dovesse dire qual è la regione simbolo di questo settore, il gradino più alto del podio andrebbe al Trentino (11,2%), anche grazie, forse, all’immagine di “pulizia” e di “natura” che viene associata a questo territorio.

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