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IL CONSORZIO DEL PARMIGIANO REGGIANO RITIRERA’ 50.000 FORME

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano per contrastare la crisi di mercato ritirerà 50.000 forme dal mercato che saranno destinate all’esportazione. L intervento, senza precedenti nella storia del consorzio, si aggiunge a quello dell’Agea. La decisione è stata presa dall’assemblea generale del Consorzio.

Mentre è atteso per i prossimi giorni il bando dell’Agea per il ritiro di forme di Parmigiano-Reggiano e Grana Padano da destinare agli indigenti per un valore complessivo di 50 milioni, il Consorzio procederà ad un’integrazione delle risorse pubbliche per 2 milioni di euro, così da consentire il ritiro di 100.000 forme ad un prezzo superiore alle attuali quotazioni di circa il 7%, cedendo le opzioni di vendita raccolte tra i caseifici alla ditta che si aggiudicherà il bando. A questa azione se ne affiancherà un’altra del tutto inedita nei 70 anni di vita del Consorzio, cioé una sua diretta discesa in campo per ulteriori ritiri di prodotto.

Un intervento particolarmente consistente, che riguarderà 50.000 forme inserite in un progetto promozionale sull’estero finalizzato all’mpliamento dei mercati internazionali. L’intervento sarà condotto in sinergia con Buonitalia, che comparteciperà finanziariamente.

“L’obiettivo - ha commentato il presidente del Consorzio,Giuseppe Alai - è quello di concorrere a tonificare le quotazioni, e la sua importanza è pari alla sua urgenza, tanto da indurci ad un’azione che non ha precedenti e porta il Consorzio ad un ruolo decisamente più attivo sui mercati, con un’assunzione di compiti e di responsabilità che vanno al di là della tutela e della promozione dell’immagine del prodotto”.

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