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TROPPA TV DA BAMBINI? DA GRANDI TUTTI FAN DI CIBI “SPAZZATURA”: PAROLA DEI RICERCATORI DELL’UNIVERSITA’ DEL MINNESOTA

C’è un filo sottile che collega lo stare troppo davanti alla televisione da parte dei bambini e le tendenze alimentari che li contraddistingueranno una volta adulti. In particolare, abusare del piccolo schermo quando si é molto piccoli espone al rischio di diventare, una volta maggiorenni, dei patiti del fast-food e dei cibi spazzatura. Lo sostengono i ricercatori dell’Università americana del Minnesota, che, sul “Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity”, riportano i risultati del loro studio.
Gli esperti hanno seguito 2.000 bambini, rilevando un interessante e preoccupante collegamento fra le ore passate davanti alla tv e la dieta che si adotta quando si raggiunge la maggiore età. Daheia Barr-Anderson, principale autrice della ricerca, sottolinea che “si tratta del primo studio che esamina questa associazione nel periodo di transizione fra l’adolescenza e l’età adulta. E ne è emerso che i giovani adulti che passano dalle superiori all’università sono più esposti al rischio di adottare un’alimentazione sbagliata se hanno passato ore e ore della loro infanzia guardando programmi televisivi e cartoni animati”.
Anche il periodo che corrisponde con il passaggio dalle medie alle superiori appare “critico”, ma mai quanto quello che vede i ragazzi affacciarsi alla vita da adulti. Secondi gli studiosi i ragazzi delle superiori che hanno guardato oltre 5 ore di televisione al giorno durante l’età infantile assumono molta meno frutta, verdura e cibi ricchi di calcio, preferendo invece alimenti fritti, dolciumi e prodotti ricchi di grassi trans.
“Sono cibi che vengono pubblicizzati in larga misura attraverso la tv - prosegue la Barr-Anderson - mentre gli alimenti sani non appaiono mai negli spot. Anche se spesso i ragazzi sanno che si tratta di prodotti che fanno male alla salute, scelgono di ignorarlo e di non prevenirne le conseguenze, perché i testimonial delle pubblicità che vengono ripresi mentre mangiano questi cibi, non sono certo in sovrappeso oppure obesi. Eppure bisogna prendere provvedimenti sia sulla quantità di tv da vedere ogni giorno, sia sul contenuto degli spot, perché il potenziale impatto negativo delle campagne promozionali sulla qualità della dieta dei nostri figli è enorme”.

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