02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

GELATO CHE PASSIONE … MA SERVONO OGNI ANNO DELLE NOVITA’ NEI GUSTI. L’ULTIMA E’ AL RISO. CONSUNTIVO 2008: IN ITALIA +8%

Il gelato non teme la crisi e, nel 2008, si è registrata una crescita dei consumi dell’8%, per un giro d’affari delle 32.000 gelaterie italiane artigianali di 9 miliardi e 900 milioni. I dati arrivano dall’Associazione Italiana Gelatieri (Aig) che ha decretato le tendenze 2009 del gelato artigianale ed eletto la nocciola il gusto dell’anno.

“I gusti classici stanno tornando di moda - spiega Alberto Pica, presidente dell’Associazione Italiana Gelatieri (Aig) - e la nocciola registra un grande incremento di consumi. Possiamo, inoltre, sfruttare l’ottima pasta di nocciole che viene dalle Langhe. Sono invece in calo i gusti esotici: mango e kiwi non li vuole più nessuno”. Sta, invece, affermandosi nei consumatori - spiega Pica - il gelato al riso, che sarà proposto quest’anno nelle gelaterie in più varianti, con cannella, caffè, cioccolato, fragoline di bosco e persino lo zafferano.

“I gelatieri - osserva Pica - sono diventati più bravi dei barman nel mescolare le materie prime e proporre gusti insoliti”. I migliori artigiani del gelato si sono sbizzarriti nel concorso intitolato “1000 idee 2009” che ha eletto vincitore il gusto “sedano in fiore”, elaborato dal gelatiere Carlo Viti di Monte San Savino (Arezzo), unendo semplicemente il fior di sedano allo zucchero. Un mix di cioccolate (“Lady Ciokko” di Teresa Castiglione, gelatiera napoletana emigrata a Caracas) ha colto la seconda piazza, mentre il “Cariatese” della Gelateria Leonardo a Cosenza, ovvero un gusto al sapore di vari cereali, si è aggiudicato il terzo posto. Sull’esperimento del gelato salato e il suo abbinamento ai cibi in tavola, Pica nota che rimane essenzialmente un “divertissement da provare in particolari occasioni ma è chiaro che il pubblico non entra al ristorante chiedendo la bistecca con due palline di gelato”.

“Se il gelato resiste alla crisi - conclude Pica - è anche perchè da cinque anni i nostri associati mantengono i prezzi fermi. Qualche ritocco in alto si vede nelle città d’arte dove girano i turisti ma noi ci raccomandiamo perchè non avvenga, così come deprechiamo la tendenza di far pagare il cono secondo il numero delle palline. Non si può far pagare 2,50 euro un cono con due palline da 70 grammi l’una.

Inoltre, secondo quanto affermano gli stessi nutrizionisti, il gelato è un’ottima alternativa ad un pasto veloce”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli