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LE PAROLE ITALIANE PIU’ NOTE? PIZZA, CAPPUCCINO, SPAGHETTI E ESPRESSO: SECONDO UN SONDAGGIO ON LINE DELLA SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI L’AMORE PER LA CUCINA ITALIANA NON HA CONFINI

Le parole italiane che tutti conoscono? Pizza (8%), cappuccino (7%), spaghetti (7%) ed espresso (6%), sono le più importanti storicamente e culturalmente, entrate nelle lingue dei 27 Stati membri dell’Unione Europea. L’amore per la cucina italiana non ha davvero confini: a rivelarlo è il sondaggio promosso dalla Società Dante Alighieri sul web-site www.ladante.it, che in soli 3 mesi di permanenza online ha fatto registrare quasi 10.000 voti, ciascuno dei quali ha indicato 10 parole da una lista di 100 tratta dal Dizionario degli italianismi nel mondo, in corso di realizzazione a cura dei linguisti Luca Serianni, Lucilla Pizzoli e Leonardo Rossi.
L’originale sondaggio, secondo il quale l’amore per la cucina italiana fa la differenza anche in ambito linguistico e culturale, nasce da un’idea della Società Dante Alighieri, una delle più antiche associazioni del nostro Paese, nata nel 1889 grazie ad un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci, con lo scopo di “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana”.
La Società, oggi onlus, conta oltre 500 comitati, di cui più di 400 attivi all’estero (Africa, America, Europa, Asia e Oceania), opera per la certificazione dell’italiano di qualità con un proprio certificato Plida (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), e vanta molti nomi illustri tra i suoi consiglieri: da Marella Agnelli a Gianni Letta, da Antonio Paolucci a Oscar Luigi Scalfaro.
Scorrendo la classifica finale del sondaggio la celebrità delle parole della cucina italiana appare evidente: pizza, cappuccino, spaghetti ed espresso sono infatti seguite a ruota da mozzarella e tiramisù con il 5%, termini affiancati dai primi due “intrusi” non culinari, bravo e allegro. Osservando la situazione Paese per Paese, è difficile individuare casi in cui l’egemonia gastronomica sia stata sconfitta da parole appartenenti a settori differenti. Non sono mancate, comunque, le eccezioni: su tutte spiccano quelle “musicali” della Lettonia, in cui i primi 5 posti della graduatoria sono occupati da sonetto e virtuoso (10%), chiaroscuro, quintetto e violino (7%). Ma entriamo nei dettagli di ogni singola nazione europea: in Austria e Belgio poche sorprese, con rispettivamente pizza (5%) e cappuccino (6%) a farla da padroni, anche se va sottolineata la preferenza dei belgi per dolce vita (6%); sono economisti i maggiori votanti in Bulgaria, dove trionfa sorprendentemente banca con il 7%; Cipro è l’unico Paese che onora il centenario della nascita del Futurismo, termine in vetta con il 6% insieme a dolce vita ed espresso. Grande equilibrio in Danimarca, dove la spunta pianoforte per un pugno di voti, mentre l’Estonia si sbilancia economicamente e tra i primissimi posti vota lotteria (8%), banca e credito (5%), e la Finlandia si lascia andare alla passione per la nostra gastronomia e colloca nelle prime 7 posizioni della classifica pizza con l’8%, espresso, cappuccino e lasagne con il 6%, risotto, spaghetti e mozzarella con il 5%. La Francia, la Germania e la Grecia confermano la supremazia della pizza, sconfitta dagli spaghetti in Irlanda e dal tiramisù in Lituania. Da non trascurare le scelte di Lussemburgo, dove Chianti, allegro, espresso e lasagne si dividono il posto più alto del podio con il 7%, di Malta, dove inaspettatamente trionfa gazzetta con il 6%, e Paesi Bassi, dove invece va al cappuccino (7%) la medaglia più ambita. Pochi sussulti da Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Spagna e Ungheria con pizza sempre in primis. La Svezia predilige con il 6% espresso, al primo posto anche in Slovenia con banca e allegro (5%).
Nel vasto panorama europeo è impossibile non chiedersi: e gli italiani? come hanno votato? Chi si aspetta dati eclatanti di certo resterà deluso: pizza e spaghetti 5%, cappuccino, dolce vita, espresso e affresco 4%, bravo e mozzarella 3%. Anche nel Belpaese, celebre e amato in tutto il mondo per l’arte, la moda, la cultura, la lingua di Dante, il patrimonio paesaggistico, storico e architettonico, a parlare è quindi sempre e comunque la cucina, autentica dominatrice del nostro lessico.

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