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IN TOSCANA E LIGURIA SEQUESTRO DI OLIO CONTRAFFATTO. CONTROLLI ANCHE NEL LAZIO. LO COMUNICA IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE. E DICHIARA: “BENE HA FATTO L’EUROPA A TUTELARE UNO DEI PILASTRI DELL’AGRICOLTURA ITALIANA”

Ancora sequestri nell’azione di intensificazione di controlli nel settore oleario in Toscana ed in Liguria, operata dai funzionari dell’Ispettorato Controllo Qualità (Icq) del Ministero delle Politiche Agricole: “l’Icq - spiega il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia - sta mantenendo alto il livello di attenzione verso le contraffazioni e continua nell’attività di difesa delle produzioni d’eccellenza dell’agroalimentare italiano. Gli ottimi risultati ottenuti dai controlli confermano la validità della strategia “tolleranza zero” e ci inducono ad insistere nella lotta alle frodi, intensificando l’azione di contrasto sul territorio a salvaguardia di tutto il comparto agroalimentare nazionale”.
In Toscana sono stati sottoposti a sequestro penale oltre 2.000 litri di olio extravergine di oliva confezionato in lattine da 5 litri ed in bottiglie da un litro in parte dichiarato proveniente da agricoltura biologica, ma in realtà risultato alle analisi una miscela di olio vergine e olio rettificato. Sono in corso ulteriori accertamenti nel Lazio, regione nella quale il prodotto è stato confezionato.
In Liguria è finita un’azione in Provincia di Imperia che ha portato al sequestro di 1.300 bottiglie di olio extravergine di oliva 100% italiano, che evocava una nota Dop ligure anche se il prodotto non aveva i requisiti per potersi fregiare di tale denominazione protetta. Nel corso delle operazioni sono state sequestrate anche 27.000 etichette con false indicazioni della zona di produzione.

Il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia: “bene ha fatto l’Europa a tutelare uno dei pilastri dell’agricoltura italiana
“Quella dell’etichettatura obbligatoria per l’olio d’oliva è una grande vittoria per l’agroalimentare italiano, per i cittadini consumatori, e i produttori. Bene ha fatto l’Europa a tutelare uno dei pilastri dell’agricoltura italiana”: così il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha commentato “l’approvazione della modifica del Regolamento comunitario 1019/02 in sede di comitato di gestione olio d’oliva della Commissione Europea che obbliga a indicare in etichetta l’origine delle olive per gli oli extravergini e vergini”.
“D’ora in poi chi comprerà un bottiglia d’olio d’oliva saprà con certezza cosa sta acquistando, e nessuno potrà essere più ingannato - ha proseguito il Ministro - da bottiglie con nomi dal suono italiano che in realtà contengono oli di diversa provenienza; basterà leggere l’etichetta”.
“Grazie alla certezza dell’origine del prodotto e al lavoro dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, dei Nac, del Corpo forestale e delle altre forze dell’ordine impegnate nel controllo della produzione e della distribuzione - ha concluso Zaia - dei prodotti agroalimentari e in particolare negli ultimi mesi dell’olio, riusciremo a rilanciare questo settore che è tanta parte del patrimonio dell’agricoltura del nostro Paese”.

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