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NUMERI IN CONTROTENDENZA PER SURGELATI E VINO: COSI’ FIERARIMINI. LE NOVITA’ NEL “MIA” (DAL 15 AL 17 FEBBRAIO)

Mentre a tutti i livelli si approntano misure anti-crisi e il Fondo monetario annuncia il rischio di recessione per l’Italia fino a tutto il 2010, il comparto degli alimenti e del beverage si attrezza per affrontare il difficile momento, presentandosi al mercato con numeri in controtendenza nei settori in particolare del prodotto surgelato e del vino. Uno sguardo complessivo alla situazione la offrirà, dal 15 al 17 febbraio, FieraRimini dove prenderanno il via tre kermesse: la Mostra Internazionale dell’Alimentazione (Mia), Mse Seafood & Processing, Pianeta Birra Beverage Co. (Expo internazionale di birre e bevande, snack, attrezzature e arredamenti per pub e pizzerie), Oro Giallo (tutta dedicata all’olio d’oliva).
Il primo dei settori ad apparire in controtendenza, sui numeri in flessione in quasi tutti i comparti, compreso quello alimentare, è quello degli alimenti surgelati: nel 2008, da gennaio a ottobre, in Italia, ne sono stati venduti complessivamente 526.850 tonnellate con un aumento dell’1,7% sui primi dieci mesi 2007. In testa agli acquisti i prodotti vegetali con 223.000 tonnellate (+2,4%), pur con una flessione (-8,3%) dei surgelati ricettati che conferma l’orientamento dei consumatori verso prodotti a prezzi più contenuti. Tra gli altri prodotti sempre più consumate sono le patate (+2,9% con oltre 69.000 tonnellate) e il pesce (90.400 tonnellate +1,7%) per il quale il consumatore mostra ormai la tendenza ad esplorare con maggiore convinzione le aree dell’innovazione, in particolare nei pastellati e panati (cresciuti nel 2008 del 6% sul 2007) che possono essere preparati sia nella friggitrice, sia in forno. In aumento, nel 2008, anche i consumi di carne congelata, sia pure con volumi ancora estremamente contenuti: 4.100 tonnellate le carni rosse (+3,5%) e 7.000 quelle bianche (+8%). Stabile (+0,1% per 68.000 tonnellate) il consumo di pizze e snacks, cresciuto costantemente negli ultimi anni.
Volendo tracciare un profilo del consumatore italiano si potrebbe osservare, a partire da questi numeri, che è il meno propenso, a livello europeo, a scendere a patti quando si parla di qualità alimentare e continua ad indirizzarsi con ottime percentuali (30%) verso un acquisto di surgelati di alta fascia.
Altro fronte che fa ben sperare è quello del vino che, nel primo semestre 2008, ha visto un aumento generalizzato in valore delle vendite dello 0,9%, salito al 3,1% per i vini Igp e da tavola. E proprio il settore vinicolo debutta quest’anno a Rimini Fiera con “DiVino Lounge - Wine, food & more”, nuova sezione dedicata al “nettare di Bacco”. Nei canali della grande distribuzione, dove viene venduto soprattutto il vino confezionato, il 51,5% delle vendite riguarda vini Docg e Doc, mentre il restante 48,5% è per vini Igp e da tavola. Il prezzo medio presso questi canali aggiornato a ottobre 2008 di vino in bottiglia da 0,75 litri si attesta sui 4,84 euro per le Doc e le Docg e su 3,11 euro per le Igp e da tavola. In controtendenza, le vendite alla ristorazione, che sono diminuite del 3,6% in quantità. Il settore vitivinicolo italiano continua poi a mantenere la sua forte vocazione all’export. Nel 2007 le vendite sui mercati esteri di vino italiano sono aumentate del 7%. In particolare è aumentata la domanda estera di vini “tranquilli” a scapito di quelli “liquorosi”.
I dati del 2008 (gennaio-ottobre) indicano un export pari a 2,98 miliardi di euro, ancora in lieve crescita rispetto ai primi 10 mesi del 2007. Tra i principali mercati esteri di collocazione dei vini italiani, la Germania dove si esporta soprattutto vini da tavola e Igp per un valore di 115 milioni di euro; Regno Unito, con vini da tavola per 203 milioni e Vqprd (Doc e Docg) per 14 milioni di euro; la Russia che importa vino italiano per 10 milioni di euro. Negli Stati Uniti le nostre esportazioni nei primi 10 mesi 2008 hanno raggiunto un valore di 47,5 milioni di euro contro i 49,8 dello stesso periodo 2007.
Il comparto vitivinicolo italiano vede attivi 265.519 produttori agricoli con una superficie coltivata di 456.621 ettari con superfici poderali estremamente parcellizzate: il 74% dei produttori presenta una superficie di raccolta di circa 2 ettari. La loro localizzazione è su tutto il territorio nazionale pur con una significativa concentrazione del Nord-Est e nel Sud Adriatico. Le unità di produzione di vino sono 73.310 e sono localizzate per il 41% al Nord, per il 32% al centro e per il 27% al Sud e Isole. Gli addetti al settore sono 92.000.

Ecco gli eventi … Degustazioni con ristoratori e campionato pizza kamut, senza glutine e vegana
A “Di Vino Lunge” tre aree: wine, con degustazioni guidate in collaborazione con Ais, Associazione Italiana Sommelier: il 16 febbraio, degustazione dei vini premiati con i “5 grappoli” di Duemilavini 2009); food, con carta dei vini e delle acque in abbinamento a cibi gourmet preparati da chef stellati; business, con una welcome area per business meeting con buyer esteri ed italiani. In particolare, nell’area food l’architetto Luca Scacchetti, ha realizzato un ristorante di design dove sono proposti abbinamenti cibo/vino. Surgital proporrà le proprie “Divine Creazioni”, ovvero pasta ripiena in diversi formati, a cura di tre chef stellati romagnoli.
L’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna proporrà ogni giorno 50 vini a scelta da degustare con i piatti degli chef, insieme all’acqua Fonte Plose. Nella kermesse saranno presentate anche indagini sull’evoluzione dei consumi alimentari nel settore dei pubblici esercizi, concorsi per premiare i migliori chef italiani, un catalogo/vetrina con le novità del settore alimentare, e poi esaltazione di alimenti come il kamut, che invade il settore della pizzeria, e abbinamenti tra cibi e bevande. La Nazionale Italiana Pizzaioli (Nip) darà il solito, regalando una scia di profumi mediterranei inconfondibili, e promuovendo il Campionato di KamutPizza, il Campionato Pizza senza Glutine e il Campionato Pizze Vegane.
Conto alla rovescia infine anche per “Pianeta Birra Beverage Co”; protagoniste assolute le birre, sia quelle di produzione industriale sia i microbirrifici e le birre fatte in casa, che si sono conquistate un pubblico di appassionati sempre più numeroso. Tante le news: dalla presenza di una collettiva francese nel settore birra e alle “anteprime” di grandi aziende.

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