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L’EXTRAVERGINE NEGLI USA VALE 600 MILIONI. LO COMUNICA L’UNAPROL. LA PRIMA DI “PORTFOIL”, CATALOGO REALIZZATO IN INGLESE, FRANCESE, SPAGNOLO, CON IL SOSTEGNO DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, CHE RACCOGLIE LA MIGLIORE OFFERTA DI 150 AZIENDE

L’olio extravergine di oliva è il secondo prodotto agro-alimentare maggiormente esportato dall’Italia negli Stati Uniti e sviluppa un volume di affari che sfiora mediamente i 600 milioni di dollari all’anno. Lo ha comunicato Unaprol e Consorzio Olivicolo Italiano in Florida per Vinitaly Us Tour. A dominare la scena del mercato americano sono essenzialmente i Paesi del bacino del Mediterraneo. Cinque stati controllano oltre il 92% del mercato Usa; sono: Italia (61,24%), Spagna (17,44%), Tunisia (6,99%), Turchia (4,44%) e Grecia (2,62%). E la Florida diventa la punta più avanzata dell’Italia negli Stati Uniti ad appena una settimana dall’approvazione del regolamento comunitario sull’origine obbligatoria in etichetta dell’olio extra vergine di oliva. Un banco di prova “importante” per Portfoil, il catalogo realizzato in inglese, francese e spagnolo con il sostengo del Ministero delle Politiche Agricole, che accoglie la migliore offerta di 150 aziende che hanno già capacità di esportazione e producono pregiati oli extravergini di oliva italiani tutti rigorosamente tracciati e valutati da un apposito panel di esperti assaggiatori.

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