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ALIMENTARE - INDAGINE: SURGELATI MIGLIORATI PER 90% ITALIANI PIU’ GRADITE IN ASSOLUTO (20,9%) VERDURE, MINESTRONI E ZUPPE

E’ positivo il giudizio degli italiani sul prodotto surgelato, tanto che il 90% li giudica molto migliorati sul passato: il 22% rimangono diffidenti; sale al 36% la quota degli intenditori (coloro che pensano di saper distinguere il prodotto fresco da quello surgelato9; il 42% è completamente favorevole ai prodotti surgelati. Lo dice una ricerca, condotta su un panel di 2.075 consumatori tra i 18 e i 55 anni da Daniele Tirelli, docente all’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo (Cuneo), e presentata oggi alla Mostra Internazionale dell’Alimentazione, di scena a Rimini.

Su quale sia il cibo più adatto da surgelare, le risposte mostrano un giudizio un po’ contraddittorio: le carni guidano con il 78%, anche se rappresentano sul mercato un prodotto assai poco diffuso. Al contrario di dolci e dessert, che hanno invece quote di mercato molto elevate, ma che si fermano solo all’ ottava posizione, con il 17%. Al secondo posto il pesce (64%), poi la verdura (35%) e primi piatti (34%). Il surgelato più gradito in assoluto sono le verdure/minestroni/zuppe (20,9%), davanti a “quattro salti in padella” (16,5%) che, pur essendo una marca, viene associato ad un prodotto. Terzo posto per i bastoncini di pesce (11,6%).

Le motivazioni al consumo vedono prevalere la volontà di avere prodotti pronti all’uso (63%), la durata di conservazione (58%), il consumo fuori stagione (24%), il fatto che debbano essere solo cucinati e scaldati (20%), il costo moderato e il tempo risparmiato (14%), l’assenza di conservanti (9%). Nel consumo fuori casa, tre quarti accettano di consumare il pasto in bar e ristoranti che utilizzano prodotti surgelati a patto che siano messe in chiaro le marche utilizzate. Di questi, il 39,5% accetta per necessità, il 25,9% per funzionalità e il 34,6% se risparmia sul prezzo.

In un periodo in cui in quasi tutti i comparti, compresi quelli dei generi alimentari, ci sono consumi in flessione, quello dei surgelati appare in controtendenza. Nel 2008, da gennaio a ottobre, in Italia ne sono stati venduti 526.850 tonnellate, con un aumento dell’1,7% sui primi 10 mesi 2007. Numeri che tengono ancora basso il livello di consumo di surgelati. L’Italia è all’ultimo posto in Europa, il consumo pro-capite è di circa 14 kg, mentre all’estero si raggiungono anche punte di 43-43 kg pro-capite all’anno.

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