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VECCHIATO (FIPPA): CROLLO DEI CONSUMI DEL PANE PER 500 MILIONI DI EURO

“Entro il 2009 bruceremo 500 milioni di euro a causa di un drastico calo dei consumi di pane nei 25.000 forni artigianali italiani”. A dirlo è il presidente della Federazione italiana panificatori (Fippa), Luca Vecchiato, in base alle stime sugli effetti della crisi economica nel 2009.

“Questa crisi mina un comparto composto da piccolissime imprese che danno lavoro a 400 mila addetti”, sottolinea Vecchiato, che come contromisura torna a chiedere l’introduzione della denominazione “pane fresco”, come già avviene per il latte.

Alla politica non chiediamo soldi - spiega - ma l’emanazione di un regolamento che definisca una volta per tutte la differenza tra pane fresco e gli altri tipi di pane, come quello confezionato e il pre-surgelato venduto ad esempio nella ddo (grande distribuzione organizzata). L’obiettivo è che il consumatore possa riconoscere con chiarezza quando il pane è fresco e quando non lo è”.

“Chiediamo semplicemente l’emanazione di un regolamento che doveva essere applicato fin dal 2008”, ribadisce Vecchiato. Per questo “auspichiamo un incontro urgente con il ministro delle Attività produttive, al fine di sollecitare un intervento quanto mai necessario in tempo di emergenza economica”.

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