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SOLO IL 10% DELLE SPECIE DI PESCE COMMESTIBILI DEL MEDITERRANEO IN VENDITA SUI BANCONI DELLE PESCHERIE. SERVE EDUCAZIONE AL GUSTO SIA PER L’AMBIENTE CHE PER L’ECONOMIA. SE NE PARLERÀ A “SLOW FISH” (A GENOVA, DAL 17 AL 20 APRILE)

Educare al gusto, per migliorare la propria qualità di vita, tutelare l’ambiente ma anche per combattere la crisi economica. E’ il messaggio che intende lanciare Slow Fish, il grande salone del pesce e delle attività legate al mare, in programma alla Fiera di Genova dal 17 al 20 aprile, organizzato da Slow Food e Regione Liguria. Secondo dati Ismea del 2006, il pesce fresco e decongelato sfuso rappresenta in Europa la stragrande maggioranza degli acquisti domestici di prodotti ittici: il 52,9% in volume, il 52,5% in valore. Nell’acquistare pesce fresco, però, il consumatore si trova di fronte a diverse problematiche. In primo luogo le irregolarità sull’etichettatura dei prodotti ittici (secondo la Guardia Costiera rappresentano il 55,9% delle violazioni accertate), e poi l’omologazione dell’offerta. Le specie di animali acquatici commestibili che vivono nel Mediterraneo sono ben 266, ma poco più del 10% si trovano con regolarità sui banchi delle pescherie.
Le specie che dominano il mercato sono orate, pesce spada, tonno e branzini. Ampliare l’orizzonte del consumatore significa quindi produrre ricadute positive sulla salute e sul portafoglio, visto che molte specie dimenticate hanno notevoli qualità nutrizionali e prezzi contenuti. Inoltre il consumo di poche varietà implica gravi conseguenze sull’impatto ambientale della pesca. Uno studio pubblicato dalla rivista “Nature” sostiene che tra le 29 specie che si pescano con maggiore frequenza, 10 si sono ridotte a meno del 10% su 50 anni fa.
Da queste considerazioni nascono le tante iniziative che all’interno di Slow Fish avranno come obiettivo proprio l’educazione al gusto: il personal shopper, un esperto che guiderà il pubblico tra i banchi per la spesa; “Pensa che mensa”, approfondimento sulla ristorazione collettiva con due appuntamenti su “Oggi in mensa: acciuga o pangasio?” e “Tra il mare e la mensa c’é di mezzo il mercato: come salvare l’ambiente, portafoglio e palato?”; Master of food “Navigati al mercato e in cucina”, con una prima parte dedicata alla spesa ed una seconda all’attività pratica; “Che pesci prendere?”, percorso ludico-didattico che propone consigli per buone pratiche di comportamento quotidiano negli acquisti; “L’alice nel mare delle meraviglie - Gusto o sbagliato?”, un programma studiato ad hoc per le classi primarie e secondarie di primo grado dove gli studenti imparano a pulire il pesce attraverso l’esperienza tattile-sensoriale e poi a cucinarlo e degustarlo.

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