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LE CARNI SUINE PRODOTTE IN ITALIA SONO SICURE, MA L’ALLARME FEBBRE SUINA METTE IN PERICOLO LA VITA DI MOLTE AZIENDE, CHE GIA’ DA TEMPO SI TROVANO IN GRAVI DIFFICOLTA’ A CAUSA DELLA CONCORRENZA ESTERA

Le carni suine prodotte in Italia sono sicure, ma l’allarme febbre suina mette in pericolo la vita di molte aziende, che già da tempo si trovano in gravi difficoltà a cause della concorrenza che arriva dall’estero. Il presidente dell’Associazione Nazionale Allevatori Suini (Anas), Giandomenico Gusmaroli, chiede di avviare un’etichettatura Dop ‘‘seria e reale del made in Italy’’. All’associazione fanno capo le 5.000 aziende che forniscono il Consorzio Prosciutto di Parma e il Consorzio San Daniele, che garantiscono la Denominazione di origine protetta, e quindi la tracciabilità italiana di tutta la filiera delle carni, dalla nascita al prodotto finale.

“Non importiamo da quei Paesi in cui sono stati registrati dei casi di febbre suina, per cui siamo già sicuri’’ spiega il presidente. Ma ci saranno degli ‘‘sciacalli’ che cercheranno di approfittare della situazione per far scendere ancora il prezzo delle carni.

‘‘Indipendentemente dal calo o meno del consumo qualcuno cercherà di approfittarne’’, afferma Gusmaroli. ‘‘Siamo a rischio allarmismo speculativo’’ aggiunge il presidente. E di conseguenza ‘‘è forte il pericolo che alcune aziende siano costrette a chiudere. Il settore è già in condizioni critiche, questo potrebbe essere il colpo di grazia’’. Già il 20% delle attività, sottolinea il presidente, ‘‘stanno chiudendo’’. L’influenza suina ‘‘potrebbe accelerare il fenomeno, perchè tagliano le speranza di ripresa’’. Gusmaroli avverte quindi che ‘‘è alto rischio che gli italiani corrono. Finchè produciamo in Italia i controlli ci impongono di lavorare in un certo modo, ma importando i prodotti da fuori il rischio è che ci arrivino gli scarti’’. Già oggi i prosciutti italiani sono 13 milioni, mentre 56 milioni arrivano dall’estero, di cui 20 milioni vengono utilizzati per i crudi e il 36 milioni per i cotti.


Focus - Federconsumatori: “introdurre etichetta origine”

Introdurre l’etichetta con l’indicazione obbligatoria d’origine per tutti i prodotti, ed in particolare per ogni tipo di carne. Lo chiede Rosario Trefiletti, presidente della Federconsumatori, in relazione all’influenza da suini: ‘‘è venuto il momento di dire basta - aggiunge - a tutte le controindicazioni che si mettono in atto per evitare l’informazione fondamentale per i cittadini dell’origine dei prodotti in etichetta. Le contrapposizioni a questo diritto, portate avanti dalle lobby alimentari e assecondate dall’inazione di inefficienti associazioni dei consumatori europee, devono essere superate’’.

Federconsumatori chiede che l’Italia ‘‘si adoperi in questa direzione. Sappiamo che ciò apre problemi con l’Europa, che per noi sono incomprensibili e che comunque non possono contrastare un diritto fondamentale per i consumatori come la totale informazione’’.

Nel frattempo, l’associazione dei consumatori chiede ‘‘riverifiche’’ e controlli ‘‘che nessun prodotto da suini venga da quel Paese anche attraverso importazioni da paesi comunitari ed in caso affermativo, l’eliminazione dal commercio. Che si attivi subito l’Autorità della sicurezza alimentare europea e che si strutturi al meglio quella italiana. Si attivino inoltre con grande trasparenza e chiarezza, le indicazioni ed i consigli per come prevenire eventuali contagi per le persone da parte delle istituzioni preposte’’.

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