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INFLUENZA SUINA: CIA (CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI) E ASSICA (ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLE CARINI) CONFERMANO “LA SICUREZZA DELLE CARNI SUINE ITALIANE PER SCONGIURARE QUALSIASI PERICOLO DI PSICOSI DEL CONSUMO INGIUSTIFICATA”

“I prodotti made in Italy sono sicuri: gli oltre 5.000 allevamenti nazionali sono sottoposti a rigorosi controlli e i produttori da sempre lavorano nell’ottica della qualità e della sicurezza alimentare e animale”. Lo ricorda la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori che invita a “continuare ad acquistare e mangiare carni suine, prosciutti e salami e a non lasciarsi trascinare da ingiustificati allarmismi che possono provocare danni al settore, da tempo costretto ad affrontare una crisi drammatica”.
Francesco Pizzagalli, presidente dell’Associazione Industriali delle Carni (Assica), ricorda che “l’Italia non importa dal Messico né carne fresca, né congelata e nemmeno suini vivi”. “L’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità confermano che non si contrae l’influenza messicana mangiando carne suina o prodotti derivati - spiega Pizzagalli - da questo punto di vista le tavole degli italiani sono sicure e non vi è nessun motivo perché i consumatori cambino le proprie abitudini alimentari”. “Del resto i salumi vengono sottoposti da tempo, con un sistema assai collaudato e rigoroso, a controlli frequentissimi che garantiscono, anche con i marchi Dop e Igp, il consumatore”. “Auspico che i mezzi di informazione trattino in modo da non creare paure ingiustificate e falsi allarmismi. Nel passato - ricorda Pizzafalli -, per situazioni analoghe, si sono create psicosi nei consumi che hanno prodotto rilevantissime conseguenze nel sistema produttivo e hanno provocato la perdita di migliaia di posti di lavoro”.
Del resto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (Oie) spiega che “fino ad oggi il virus non è stato isolato in animali; pertanto, sarebbe logico chiamare questa malattia influenza nordamericana. Perché colpevolizzare un innocente? La carne suina è sempre sicura”. Giorgio Poli, professore di microbiologia e immunologia veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano e membro della Commissione Nazionale per la Sicurezza Alimentare, ha spiegato: “alla luce dei dati scientifici riportati non vi è alcun motivo che i consumatori cambino le proprie abitudini alimentari: carne suina e prodotti derivati nulla hanno a che vedere con l’attuale epidemia di “influenza messicana”, che è sostanzialmente un problema dell’uomo e non dei suini. In ogni caso, a ulteriore garanzia di sicurezza al consumo di prodotti di origine suina è rappresentata dal fatto che le carni suine sono sempre e comunque indenni dai virus influenzali”. Secondo il professor Poli, inoltre, non vi è nemmeno “alcuna prova che l’attuale “influenza messicana”, che si trasmette da uomo a uomo, abbia avuto origine dal suino: attualmente non sono segnalati casi di influenza del suino in Messico e il virus incriminato non è mai stato isolato dagli animali. Il termine influenza suina è stato attribuito mediaticamente dal momento che i ceppi virali, attualmente isolati dall’uomo, contengono anche geni di derivazione animale. Per questo sarebbe più corretto denominare questa infezione “influenza messicana” o “influenza nordamericana”.
Info: www.oie.int 

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