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FIERE DI PARMA: APPROVATO IL BILANCIO 2008. E SI APRE UN NUOVO CICLO DI SVILUPPO, SEMPRE NEL SEGNO DEL FOOD

Un 2008 definito “l’inizio della svolta” per Fiere di Parma, che sono riuscite, in piena recessione, a conseguire buoni risultati di fatturato e di utile, risultati che si rafforzano nel primo trimestre del 2009: un segnale in controtendenza che premia l’operato degli amministratori e del management della Spa fieristica di Parma, che hanno saputo valorizzare i marchi e le competenze specifiche in un momento di recessione generalizzata e di competizione serrata fra i quartieri fieristici.

L’assemblea di fiere di Parma ha approvato il bilancio 2008, che ha una “tenuta sostanziale del volume d’affari e dei risultati”: con i suoi 26,5 milioni di euro di fatturato, un ebitda pari a 4,3 milioni di euro, consente di guardare con serenità agli investimenti previsti per il prossimo biennio, definiti “necessari per incrementare il vantaggio competitivo del quartiere fieristico di Parma, consentendogli di proporsi sul mercato nazionale ed internazionale a costi contenuti” e che, in un biennio, doteranno do nuove strutture le Fiere di Parma.

Ma il 2009 è l’anno della svolta, che inizia dal prolungamento del contratto con Federalimentare (fino al 2016) per finire con la sottoscrizione del protocollo d’intesa con Fmi che porterà ad una razionalizzazione e specializzazione del calendario fieristico nazionale e a Parma protagonista nel food dell’Expo 2015. Segnali importanti anche da “Cibus Tec”, la rassegna dedicata alla meccanica ed alla tecnologia applicata all’industria alimentare, manifestazione che si è ritaglia un ruolo di primissimo piano nel panorama internazionale e che, per l’edizione 2009 (ad ottobre), è stata completamente ripensata e ridisegnata per agevolare ancora di più l’incontro tra i produttori di tecnologia e le aziende alimentari.

E’ stata anche illustrato e condiviso dall’assemblea della Fiere di Parma il piano di fattibilità del progetto di spin-off immobiliare, che porterebbe alla creazione di due società distinte, una di gestione ed una immobiliare.

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