170 milioni di euro in tre anni. Tanto vale il business della ristorazione sui treni italiani. A fine giugno è scaduta la gestione del gruppo Cremonini, ed è passata alla multinazionale francese Accor. Cremonini ha, però, fatto ricorso per la parte del bando per il servizio sui Frecciarossa, Eurostar, Eurostarcity, Intercity e Intercity Plus, perché i rivali non avrebbero soddisfatto i requisiti previsti. Ma il Tar del Lazio non ha accettato il ricorso. Il “treno” di Cremonini viaggia ora verso il Consiglio di Stato.
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