“A TAVOLA SULLA SPIAGGIA”, A FORTE DEI MARMI, DEDICATA AI PRODOTTI A CHILOMETRI ZERO … UN VIAGGIO FRA LE MINORANZE ALIMENTARI

Quanti ricordi dell’infanzia sono legati al pranzo sotto la tenda. Memorie infantili strettamente connesse con il cibo, inteso non solo come nutrimento o piacere della gola ma anche come rito collettivo, occasione di dialogo e punto d’incontro fra più generazioni. Sono queste le atmosfere che l’edizione n. 17 di “A tavola sulla spiaggia” ha fatto rivivere per un giorno a Forte dei Marmi.

Ideata da Gianni Mercatali nel 1993, dopo un’esperienza di 10 anni insieme ad Ugo Tognazzi con la manifestazione “L’uomo in cucina”. Il tema di quest’anno è stata la semplicità in cucina e la valorizzazione dei prodotti locali, ovvero a chilometri zero.

Lo scopo di “A tavola sulla spiaggia” è quello di promuovere i migliori giacimenti gastronomici della nostra penisola, e non solo, insieme ai suoi vini. E proprio i vini sono stati protagonisti insieme al loro terroir : dai Colli Orientali del Friuli, con Ribolla Gialla Spumante di Eugenio Collavini, al Trentino con lo Spumante Ferrari e il Leda di Aneri, al Veneto, con il Belcanto Superiore di Cartizze di Bellussi, alla Toscana con il Vermentino Litorale di Cecchi, con il Teuto di Podernovo, la nuova azienda della famiglia Lunelli, fino al Sagrantino di Montefalco di Arnaldo Caprai, la griffe di riferimento dell’Umbria. A queste conferme di eccellenza si sono uniti cinque new entry: Belpoggio Brunello di Montalcino, Coevo di Andrea e Cesare Cecchi, Arabesque delle Tenute Guicciardini Strozzi, Mezzo Braccio della Tenuta Monteloro di Antinori, oltre al passito Gianfranco Ferré dei Feudi del Pisciotto in Sicilia. In giuria, presieduta anche quest’anno dal rigoroso Beppe Bigazzi, ristoratori stellati e produttori di vino, insieme alla stampa qualificata, hanno scoperto il menù dell’estate 2009. Per la prima volta in giuria anche Michel Escoffier, nipote del grande Auguste Escoffier e presidente della Fondazione.