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ABRUZZO: PARTE IL 29 AGOSTO, DA ANVERSA, LA TRANSUMANZA COME NEI SECOLI PASSATI, ACCOMPAGNANDO IL GREGGE A PIEDI

Parte sabato prossimo, da Anversa degli Abruzzi, la transumanza tradizionale, con il gregge accompagnato a piedi. A organizzarla è l’Asca, la cooperativa zootecnica pastorale, fondata da Nunzio Marcelli.

La transumanza prevede il 28 agosto il tradizionale “saluto” a gregge e pastori, con una cena e accompagnamento di musiche tradizionali, poi la partenza all’alba di sabato con le pecore per Frattura Vecchia dove si farà una prima sosta. Da Frattura Vecchia il gregge ripartirà la mattina di domenica, per raggiungere finalmente gli stazzi di Chiarano (Piano delle Cinque Miglia). Per partecipare a questa passeggiata d’altri tempi, attraverso un Abruzzo ancora incontaminato, è sufficiente contattare l’Asca (tel. 0864/49595). E mentre turisti da tutto il mondo raggiungono Anversa per partecipare ad una delle poche transumanze che ancora si fanno accompagnando il gregge a piedi, come nei secoli passati, Marcelli si lamenta che la macchina dei “burosauri” non si arresta mai.

“E se manca un timbro - aggiunge - sono migliaia di euro da sborsare: ma sono davvero questi i problemi dell’agroalimentare in Italia? C’è davvero da chiedersi perchè questo accanimento contro questo tipo di produzioni, che danno tanto al territorio conservando la biodiversità e facendo prevenzione incendi grazie al pascolamento, mentre non sembra esserci altrettanta attenzione per altre vicende macroscopiche che attentano davvero alla salute e ai diritti dei consumatori”.

La rabbia di Marcelli lo ha spinto ad affiggere sulla porta dell’Asca questo cartello: “Avvisiamo gli uffici di enti di controllo, Asl, regioni, comuni e chi più ne ha più ne metta che in questo fine settimana purtroppo non potremo rispondere alle tante, troppe richieste di compilare modelli, produrre fotocopie, inviare moduli, trasmettere dati, copiare e ricopiare e fotocopiare su registri e da registri sempre le stesse notizie facendo bene attenzione a non sbagliare riga. Saremo disponibili per essere nuovamente multati, sanzionati e ripresi per non avere osservato alla lettera tutte le migliaia di regole e disposizioni Cee, nazionali, regionali e comunali dopo questo weekend: ci scusiamo per questa imperdonabile mancanza, ma almeno qualche giorno all’anno dobbiamo occuparci delle pecore”.

Dopo la laurea in economia all’Università “La Sapienza” di Roma, Marcelli ha scelto di tornare al suo paese e alle sue tradizioni, e oggi l’Asca conta 1.400 capi tra ovini e caprini. Ed è praticamente dalla nascita della cooperativa, nel lontano 1977, che Marcelli, che ha fondato anche l’Arpo - Associazione Regionale Produttori Ovicaprini, si batte “contro una burocrazia sempre più inutile, costosa e asfissiante, una delle cause – sostiene - per le quali molte piccole aziende familiari, che rappresentavano una risorsa economica, occupazionale, sociale e ambientale unica per questi territori, sono state costrette a chiudere”.

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