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AGRITURISMO - SE LA TOSCANA E’ ALLA RICERCA DEGLI STRANIERI PERDUTI, LA CAMPANIA RIPARTE; SOFFRE L’ABRUZZO: SECONDO UNO STUDIO AGRITURIST (CONFAGRICOLTURA), LA DOMANDA SI SPOSTA VERSO LE REGIONI CONSIDERATE “MINORI”

La Toscana, regina incontrastata dell’agriturismo in Italia, deve fare i conti con la crisi, la Campania, invece, sembra tornare a sorridere, mentre l’Abruzzo soffre e sconta le pesanti conseguenze del sisma che lo ha colpito. Sono queste le tendenze che emergono da uno studio promosso da Agriturist (Confagricoltura) sulle ricerche compiute, da italiani e stranieri, tramite il portale Agriturist in agosto 2009, a confronto con lo stesso mese del 2008 (info: www.agriturist.it).
“Lo studio delle ricerche - precisa l’Associazione agrituristica di Confagricoltura - non può documentare gli esiti dei contatti fra domanda e offerta in termini di prenotazioni portate a buon fine, ma rappresenta un indicatore delle destinazioni preferite, utile ad orientare non più rinviabili politiche, statali e regionali, di efficace promozione dell’agriturismo”.
Secondo i dati di Agriturist, nonostante la buona tenuta della Maremma, e in generale della domanda interna, la Toscana lascia sul campo un 12% di contatti, con punte di -25% per i francesi e -15% per inglesi e tedeschi. La Campania passa invece, nelle preferenze di italiani e stranieri, dal posto n. 5 dell’estate 2008 (quando mordeva l’emergenza rifiuti) al posto n. 2. Ma anche qui gli stranieri latitano, confermando i bassi livelli di preferenza del 2008 (n. 6 per gli inglesi, n. 9 per i francesi, n. 12 per i tedeschi), e la ripresa si deve soprattutto al ritorno degli ospiti italiani.
Di segno opposto, la crescita delle scelte verso la Sardegna che, nella classifica delle preferenze complessive, è passata dal posto n. 10 al n. 8, proprio grazie ad un 75-80% di incremento della domanda estera. Avanzano, grazie agli stranieri (soprattutto tedeschi), anche Trentino Alto Adige (+50%), Friuli Venezia Giulia (+29%), Piemonte (+20%) ed Emilia Romagna (+17%), nel segno di una vacanza in Italia, ma, secondo i dati Agriturist, “senza fare troppa strada e sostenere troppa spesa”. Orientamento confermato anche dalla crescita del 35% registrata dalla Valle d’Aosta, per merito soprattutto dei confinanti francesi, le cui richieste verso la Valle sono aumentate del 90% rispetto ad agosto 2008. Il +25% registrato dalla Basilicata è invece attribuito, dallo studio di Agriturist, alla crescita della domanda interna.
Sui segni negativi, l’Abruzzo sconta le conseguenze del terremoto con un -35% dovuto prevalentemente alla contrazione delle richieste degli italiani, così come la Puglia (-13%) e la Calabria (-12%). Si devono invece alla latitanza dei tedeschi le flessioni di ricerche via internet indirizzate verso Marche, Umbria e Sicilia (rispettivamente -54%, -48% e -39%). Risultati sostanzialmente stabili sul 2008, infine, sono stati rilevati da Agriturist per Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio e Molise.

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