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PER L’EXTRAVERGINE DELL’UMBRIA UN FUTURO ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITA’: AL FRANTOIO DI TREVI NASCE IL PIÙ GRANDE IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN ITALIA, IL PRIMO NELLA REGIONE, CHE GESTISCE L’INTERO PROCESSO PRODUTTIVO PER UN “ORO” SEMPRE PIÙ VERDE

Un futuro all’insegna della sostenibilità per l’extravergine di oliva dell’Umbria, grazie ad un sistema “eco” di pannelli al silicio policristallino da 90 kw, per monitorare in tempo reale produzione e anomalie, in grado di provvedere totalmente al fabbisogno elettrico dell’intero ciclo di produzione: il 30 ottobre, nel Frantoio di Trevi (Perugia), taglio del nastro per l’impianto fotovoltaico più grande d’Italia e primo esempio nella regione, per un “oro” che è sempre più verde.

La società agricola Il Frantoio di Trevi ha accolto l’invito della comunità scientifica mondiale, che da tempo denuncia gli effetti devastanti che l’energia prodotta da combustibili fossili apporta all’ecosistema, intervenendo con una strategia basata sull’utilizzo di fonti rinnovabili.

“Un atto di responsabilità nei confronti dell’ambiente - spiega il presidente Angelo Guidobaldi - verso la ricerca di una qualità totale imprescindibile dalla salute del territorio, volta ad un’autonomia sostenibile”.

Un percorso “naturale” per l’azienda di Trevi che dagli anni Sessanta, quando già si adottava un regolamento interno molto rigido che ancora oggi disciplina la produzione, ha tracciato una linea continua verso la qualità, primo frantoio al mondo ad aver ricevuto nel 1994 la certificazione Iso 9002: nel 1997 la certificazione Denominazione di Origine Protetta Umbria Colli Assisi-Spoleto; nel 2004 la collaborazione scientifica con la Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia per la costruzione di un sistema di estrazione e purificazione di sostanze antiossidanti naturali (polifenoli) nelle acque di vegetazione delle olive prodotte durante la lavorazione al frantoio; e dal 2005 una linea cosmetica che ha riscoperto uno degli antichi utilizzi dell’olio.

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