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ANTIPASTI “BOMBE A MANO” E “CRUDITÉ CRUENTA” E, A SEGUIRE, “BRODO SOLARE” E “PAPA AL RHUM” COME DESSERT: “DE-TERRITORIALIZZAZIONI SINESTETICHE”, MENU PROVOCAZIONE DELLE CENA FUTURISTA DI SCENA IL 29 NOVEMBRE NEL PALAZZO DELLA PROVINCIA AD AREZZO

Non Solo Vino
Bomba a mano ... il Futurismo arriva nel piatto

La rottura col passato e l’anti-tradizione (bandite pappe, panzanelle e ribollite) per denunciare l’“imbroglio” del tipico e del territorio ed esaltare, invece, accostamenti arditi e crudeli - l’uccello più veloce, lo struzzo, sul legume più lento, le lenticchie - perseguendo dissonanze nel piatto per poi insistere sull’armonia della tavola, abbinando cristalleria, vasellame e mise en place con i sapori e i colori delle vivande. Puntare sulla velocità (la comunicazione globale), sia contro la lentezza delle nonne, sia contro l’omologazione del “mass-food”, in piatti dai nomi impensabili dove l’estetica della sintesi (sinestesie) crei inaspettate sensazioni: è la “provocazione” l’ingrediente segreto che coglie il gesto dei Futuristi in cucina, nella cena-happening, di scena il 29 novembre al Palazzo della Provincia ad Arezzo, per il Festival internazionale “I Grandi Appuntamenti della Musica”.

Nel menu provocazione “Deterritorializzazioni Sinestetiche” firmato da Paolo Tizzanini, patron dell’Osteria dell’Acquolina di Terranuova Bracciolini (Arezzo), “Bombe a mano” e “Crudité cruenta”, “Venerino” e “Brodo Solare”, “Autruche Autrichienne in boutade butalina su letto ossimorico di lenticchie”, “Papa Rhum” e vini “futuristi”.

A far da sfondo alla cena futurista, l’atrio d’onore della Provincia di Arezzo, con le sue rivisitazioni anni Trenta su un edificio di fine Ottocento dallo stile Neogotico. Un vero e proprio happening al quale gli stessi camerieri, insieme ai commensali, daranno vita animando una cena che, a partire dalle divise di servizio, costituirà una provocazione come solo Marinetti stesso avrebbe potuto mettere in scena. E anche la tavola sarà imbandita con due colori molto futuristi, come il rosa e il nero della “Copertina per busta portadischi” di Giacomo Balla (1925).

Ogni piatto sarà una sorpresa, come il primo antipasto, un frutto che potrebbe essere una bomba a mano, grazie al suo ingrediente segreto, accompagnato da una carta di vini toscani e siciliani, secondo un criterio “futurista”, dal comitato di esperti gastronomi al quale partecipa anche l’Accademia Italiana di Cucina. Unica anticipazione, tra i 6 vini che accompagneranno la cena futurista ci sarà anche il prezioso Mahâris della Tenuta siciliana dei Moretti.

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