“Siamo contenti che tutto il mondo agricolo si stia accorgendo di quali e quanti guasti provochi l’importazione indiscriminata di ogni tipo di genere alimentare. Per questo nel 2008 avevo lanciato lo sciopero dell’ananas. Si tratta di guasti diretti, perché scegliendo le ciliegie cilene a Natale, invece delle buone arance siciliane, si danneggia la nostra agricoltura. Ma anche indiretti: l’impatto ambientale di sette calorie bruciate in trasporti contro una consumata è un lusso che il nostro pianeta non può più permettersi. L’agricoltura dovrebbe essere il vero tema di Copenaghen”. Così il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia commenta la blacklist stilata dalla Coldiretti dei prodotti maggiormente importati nelle festività natalizie per combattere le piccole e grandi cattive abitudini alimentari che fanno male all’ambiente.
“Fa bene la Coldiretti a proporre una lista di prodotti che rischiano di far male alla nostra agricoltura e alla salute di tutta la Terra. Senza contare il danno che una cultura gastronomica omologata e standardizzata inevitabilmente porta con sé. Perché mangiare le stesse cose, da Città del Capo a Firenze a Londra, depaupera i territori e le comunità. Il cibo non è solo il frutto della natura e della terra, ma anche della cultura e delle identità dei popoli”.
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