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QUALITA’ E REPRESSIONE FRODI: PIU’ COORDINAMENTO TRA GLI ORGANISMI DI CONTROLLO. LA CHIEDE CONFAGRICOLTURA

“La prevenzione e, se necessario, la repressione delle frodi sia nel comparto agroalimentare, sia nel settore dei mezzi tecnici, rappresenta un tassello indispensabile per lo sviluppo e l’affermazione commerciale del vero made in Italy”. Lo ha ribadito il direttore generale della Confagricoltura, Vito Bianco, in un recente incontro con i dirigenti dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agro-alimentari del Ministero delle Politiche Agricole (Icq), guidati dal direttore Giuseppe Serino.

I principali indicatori dell’attività svolta nel 2009 dall’Ispettorato e dagli altri organismi di controllo (Agenzie delle Dogane, Capitanerie di Porto, Corpo Forestale, Nas e Carabinieri delle Politiche Agricole, Asl) evidenziano il grande lavoro che queste strutture di vigilanza svolgono, ognuna per il settore di propria competenza, a tutela della sanità e della qualità dei prodotti agroalimentari.

Apprezzando lo sforzo profuso dai diversi organismi, Confagricoltura ha rimarcato “la necessità di un maggiore coordinamento delle attività, al fine di assicurare una totale trasparenza, non solo sulla qualità delle materie prime utilizzate e sui processi produttivi, ma anche sul rispetto da parte di tutti gli operatori della filiera dell’intero corpo normativo”.

L’esperienza maturata in alcuni comparti, infatti, insegna che solo il costante scambio di informazioni ed il coordinamento delle attività tra gli organismi di controllo può consentire di indirizzare le indagini verso le aree più sensibili e di raggiungere apprezzabili risultati.

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