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VIRTUALE SUL WEB O REALE NELL’ORTO, PER I GIOVANI LA VITA DI CAMPAGNA FA TENDENZA: A DIRLO L A COLDIRETTI. E SE E’ BOOM DI AGRICOLTORI ON LINE, 4 ITALIANI SU 10 COLTIVANO LA PROPRIA TERRA

Non Solo Vino
Ecco Farmville

C’è chi, più tradizionalista, si dedica per hobby alla coltivazione del proprio pezzeto di terra (quasi 4 italiani su 10, il 37%) come misura antistress, per passione o per gratificazione personale, impiegati, liberi professionisti, lavoratori autonomi, dipendenti pubblici, operai, pensionati che lavorano una superficie media di 1,3 ettari, dove coltivano per lo più ortaggi, frutta, vite e olivo ed in alcuni casi anche piccoli allevamenti. Ma, secondo i dati presentati dalla Coldiretti a Fieragricola a Verona (4/7 febbraio), a registrare un vero e proprio boom sono gli agricoltori virtuali sul web: in particolare, gli italiani si posizionano al quarto posto, dopo Stati Uniti, Gran Bretagna e Turchia, tra i 72 milioni di visitatori mensili di “Farmville”, il videogame che trasforma gli utenti in agricoltori virtuali e che sta spopolando in tutto il mondo.
“Farmville”, che sta sostituendo tra le giovani generazioni i tradizionali giochi di guerra, è gratuito, si sviluppa nel tempo e consiste nella gestione di un’azienda agricola con allevamenti, semine e raccolti da eseguire, nei tempi previsti e in modo imprenditoriale, per evitare la perdita di denaro. Se l’obiettivo è quello di ampliare la propria attività con disciplina, creatività e strategia ad essere premiati sono i comportamenti virtuosi come la collaborazione con i vicini con i quali si interagisce. In Italia piace a tutti: per lo più ai giovani, ma, tra gli agricoltori virtuali, vi sono anche molti professionisti che lo considerano una forma di svago “nella natura” rispetto alla routine quotidiana, oltre a veri agricoltori che alternano la propria attività reale con quella virtuale su internet.
La popolazione degli agro-internauti si aggiunge al numero crescente degli agricoltori per hobby, sia maschi che femmine, ma, anche qui, soprattutto giovani: uno su quattro di quelli con età compresa tra i 25 e i 34 anni, ma si arriva anche agli over 65 (analisi delle attivtà del tempo libero dell’Istat). Secondo un’indagine di Nomisma, in quasi 3 casi su 4 (72%) alla fase di coltivazione del proprio orto segue anche quella della trasformazione - dalle confetture alle marmellate, dalle conserve fino al vino e all’olio - per se stessi o da condividere con gli amici, tanto che nel 62% dei casi la passione ha il fine di ottenere prodotti per l’autoconsumo. Ma non solo, perché, secondo la Coldiretti, nelle aziende agricole professionali, nonostante le difficoltà economiche del settore, ci sono quasi 100.000 giovani che hanno scelto di porsi alla guida di aziende, che rappresentano la componente più dinamica dell’agricoltura italiana.
Info: www.farmville.com

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