02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

UNALAT: MARCHIO ITALA PER IL LATTE DI QUALITÀ ITALIANO E PER FRENARE CORSA A RIBASSI

Un marchio, Itala, per il latte di qualità in tutta italiana, dall’inizio alla fine della filiera. E’ la strategia scelta da Unalat, come sottolineato dal presidente Giovanni Rossi “per non vedere schiacciati ulteriormente i redditi dei produttori dalla corsa al ribasso dei prezzi del latte generico e per offrire al consumatore un prodotto che è garantito da un disciplinare di produzione”.

Il primo marchio di filiera per il latte bovino italiano, realizzato da Unalat, è sostenuto dal Ministero delle Politiche Agricole, con la collaborazione di Buonitalia ed Inran e dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione, partner di progetto. Questo primo marchio collettivo di qualità non commerciale, una sinuosa mucca con fascia tricolore, è “un passo da pionieri nel mondo del latte”, ha detto Rossi, che è stato seguito da dieci aziende lattiero-casearie, dal Friuli a Cosenza, che commercializzano con il marchio a denominazione Itala oltre 1,5 milioni di quintali di latte, il 10-15% dei volumi commercializzati dal comparto, mentre la quantità di latte tracciato si attesta sui 12 milioni di quintali, “a testimoniare - ha commentato il presidente Unalat - una crescita costante di questo grande progetto di filiera”. In totale sono 21 le aziende che hanno aderito al Programma di tracciabilità, e 11 altre imprese sono in attesa di verifica per commercializzare con il marchio Itala.

“Questo marchio garantisce al consumatore la possibilità di tracciare tutto il percorso di produzione del latte di alta qualità esclusivamente prodotto in Italia, nella convinzione che questo distinguo - ha detto infine Rossi - possa spingere il consumatore a spendere anche 1,5 euro per un litro di sicurezza alimentare”. Per il 2010 Unalat mira ad allargare la base sociale “fino ad almeno il 50-60% degli operatori”.

Oggi in Italia il settore lattiero-caseario raggruppa oltre 42.000 aziende, dando lavoro a 200.000 persone e genera un valore annuo di 22 miliardi di euro.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli