“L’AGRICOLTURA È AL CENTRO DELL’AGENDA POLITICA DEL GOVERNO, COME DIMOSTRANO I TANTI PROVVEDIMENTI ADOTTATI E PROGRAMMATI PER MODERNIZZARE IL SETTORE”. COSÌ IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, CLAUDIO SCAJOLA, IN UNA INTERVISTA A “MONDO AGRICOLO”

L’agricoltura italiana al centro dell’agenda politica del governo Berlusconi: lo garantiscono le parole del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, in un’intervista a “Mondo Agricolo”, periodico di tecnica, economia e politica agraria di Confagricoltura.

“Lo dimostrano i tanti provvedimenti - ha aggiunto Scajola - adottati e programmati per modernizzare il settore. Attraverso il continuo confronto con il Ministro Luca Zaia, il Ministero da me guidato ha già varato importanti misure per giungere a una filiera agricola piu’ corta e per contrastare la contraffazione. Penso - ha aggiunto Scajola - agli interventi contro le frodi alimentari, all’azione dei desk anticontraffazione nei Paesi più a rischio o all’impegno nel combattere le forme di speculazione internazionale sulle materie prime.“Decisiva - dice Scajola - in questa direzione si sta dimostrando l’azione del Garante per la Sorveglianza dei Prezzi che, su mio input, prosegue la lotta contro la speculazione agroalimentare, attuando azioni difensive a beneficio dei produttori agricoli e dei consumatori. A gennaio si è avviato con i produttori di pasta un confronto sulla formazione del prezzo al dettaglio rispetto a quello all’ingrosso e delle materia prima. Un potere di controllo che utilizzeremo anche per altri settori della filiera agroalimentare. E i risultati non mancano - ha aggiunto - come dimostrano i successi di molti dei nostri prodotti, dal vino ai formaggi, dalla pasta ai salumi. Il made in Italy resta il fiore all’occhiello di un sistema imprenditoriale fatto per il 95% di piccole e medie imprese che, seppur tra non poche difficoltà, rende forte l’economia italiana nel mondo. Ed è a questi imprenditori che lavorano sodo, per vincere e difendere le proprie aree di business, che va tutto il nostro sostegno. Da loro ci aspettiamo che continuino ad investire, innovare e collaborare per affrontare insieme i mercati più lontani e complessi. Il Made in Italy è il miglior biglietto da visita del nostro Paese. Anche nel settore agroalimentare”.