COLDIRETTI: ANCORA PREZZI IN DISCESA NEI CAMPI (-6,1%) MA IN SALITA ALLO SCAFFALE (+2,5). SI ALLARGA LA FORBICE TRA LA PRODUZIONE E LA TAVOLA, RISCHIO SPOPOLAMENTO NELLE CAMPAGNE

Scendono i prezzi dei prodotti agricoli in campagna, giù in media del 6,1% con cali record per il vino (-13,9%), frutta (-12,5%), ortaggi e legumi (-9,1 %) e cereali (-3,9 %). Lo dice Coldiretti su dati Ismea, facendo notare che, al contrario, i prezzi allo scaffale, secondo l’Istat, sono aumentati del 2,5 % su base annua, anche per la crescita dello 0,3 % degli alimentari.
Un aumento che si è verificato - sottolinea la Coldiretti - si è verificato nonostante il fatto che nello stesso tempo i prodotti vegetali hanno registrato una flessione del 9,6 % alla produzione, e l’allevamento è sceso del 2,2 %, con punte del -20,3 % per i volatili, seguiti dai ribassi delle quotazioni dei bovini (-2,5 %), con i suini che vedono stabili le proprie quotazioni, e ovini e caprini che registrano un +1,9 %.
I consumatori italiani - rilancia ancora una volta la Coldiretti - non hanno potuto beneficiare della forte riduzione dei prezzi agricoli, che rischia invece di provocare l’abbandono delle campagne, a causa delle inefficienze e delle speculazioni lungo la filiera agroalimentare.
“Pochi centesimi pagati agli agricoltori nei campi diventano euro al consumo, con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media 5 volte. Si tratta - conclude la Coldiretti - di un forte ostacolo alla ripresa economica in un Paese dove quasi un euro su quattro si spende per la tavola con gli acquisti di alimentari e bevande che ammontano complessivamente a 215 miliardi di euro all’anno.