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L’ORTO DI MICHELLE OBAMA AFFASCINA GLI STUDENTI USA IN ITALIA E FRA I GIOVANI AMERICANI ANDARE A LEZIONE DI COLTURE TRADIZIONALI E PIATTI TIPICI DEL BELPAESE STA DIVENTANDO UN VERO E PROPRIO “CULT”. DOVE? A FIRENZE

L’effetto Michelle Obama spopola tra i giovani americani, e, in particolare, tra quelli che, per motivi di studio, sono nel Belpaese, sempre più affascinati dalle colture tradizionali e dai piatti tipici. La First Lady americana e il suo orticello biologico a ridosso della Casa Bianca sembrano aver fatto scuola e fra i giovani americani cresce l’interesse nel frequentare corsi dedicati al cibo sostenibile e alle tradizioni agricole locali. L’iniziativa è partita dalla scuola internazionale “Lorenzo de’ Medici” di Firenze, istituto che è la sede italiana di 25 fra college e università pubbliche americane, in collaborazione con la Cooperativa Agricola di Legnaia, con l’avvio di un corso dedicato all’“eco-gastronomia: cibo sostenibile”. Le lezioni, divenute un vero e proprio “cult” fra gli studenti a stelle e strisce che studiano nel capoluogo toscano, spaziano da corsi di carattere globale, come l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente, la biodiversità e le energie alternative, agli appuntamenti dedicati alla riscoperta di sapori perduti, dei cibi tradizionali, delle colture locali e dei mercati contadini.

“C’è un grande interesse - spiega Simone Tofani, responsabile dell’area tecnica della Cooperativa Agricola di Legnaia - per la riscoperta di colture e cibi tradizionali. Le lezioni sono molto frequentate e fra gli studenti americani c’è voglia di scoprire la realtà tradizionale di un Paese molto lontano dal loro. E’ la riscoperta del “piccolo è bello”, rispetto a una cultura e a un’economia che predilige grande distribuzione e prodotti selezionati non tanto per freschezza e qualità, quanto per la durata sugli scaffali. Certo, siamo su una scala produttiva molto diversa, ma l’idea delle coltivazioni biologiche, dei prodotti freschi di stagione e del ritrovare sapori e qualità locali si inserisce alla perfezione in stili di vita corretti e eco-sostenibili”.

“L’iniziativa è piaciuta molto - sottolinea la professoressa Annalisa Nardi, responsabile del corso - e nasce dalla volontà di coniugare l’offerta formativa in linea con quella delle università americane con la realtà locale che i ragazzi si trovano a vivere nel loro soggiorno fiorentino. Quest’anno ai corsi classici, che spaziano fra arte, grafica, matematica, storia, cucina e quant’altro, abbiamo aggiunto quello dedicato a “Eco-gastronomia: cibo sostenibile”. E un impulso forte a queste tematiche, “non possiamo negarlo”, prosegue Annalisa Nardi, è arrivato proprio da Michelle Obama che, con il suo orto biologico alla Casa Bianca, ha posto l’attenzione sulla qualità dell’alimentazione e sull’ambiente, risvegliando la coscienza americana, troppo spesso alle prese con cittadini sovrappeso o con problemi di alimentazione. “In una società tendenzialmente disgregata - conclude Nardi - riscoprire le realtà contadine, i mercati degli agricoltori e i prodotti locali, costituisce anche un momento di aggregazione e condivisione che unisce. I ragazzi sono affascinati dai nostri mercati agricoli e dalla riscoperta della stagionalità dei prodotti e delle varietà locali di piante, frutti o ortaggi per l’alimentazione umana. Varietà magari penalizzate perché poco commerciabili, ma molto spesso più buone e vero trait d’union col territorio”.

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