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STAGIONALI EXTRACOMUNITARI OGGI IL “CLICK DAY” PER “PRECARICARE LE DOMANDE” PER 80.000 LAVORATORI. COLDIRETTI E CONFAGRICOLTURA: “BENE, MA BISOGNA FARE PRESTO CON IL “DECRETO FLUSSI 2010” DEFINITIVO”

Da oggi, lunedì 29 marzo, inizia il precaricamento con modalità informatiche, per le sole associazioni di categoria autorizzate, delle domande di nulla osta dei datori di lavoro per il lavoro stagionale degli 80mila cittadini extracomunitari all’indirizzo https://sportellounicoimmigrazione.interno.it.
Lo spiega la Coldiretti nel sottolineare che il “click day” è stato autorizzato dal Ministero degli interni in attesa della pubblicazione del decreto che prevede la programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali, nel territorio dello Stato, per l’anno 2010. Si tratta di una procedura informatica con domande di ingresso on line che evitano le lunghe file alle poste del passato, secondo la Coldiretti che lo scorso anno è stata l’associazione che ha presentato il maggior numero di domande ed è impegnata nelle proprie strutture territoriali a raccogliere le richieste dei datori di lavoro. La maggioranza dei lavoratori stagionali extracomunitari - sottolinea la Coldiretti - troverà occupazione in agricoltura che insieme al turismo e all’edilizia è il settore con maggiori maggiore opportunità occupazionali per questi lavoratori sopratutto per le grandi campagne di raccolta delle principali produzioni Made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche negli allevamenti.
“La possibilità di precaricare le domande - spiega anche Confagricoltura - è sicuramente utile per accelerare i tempi del complesso iter procedurale connesso alla richiesta di assunzione di lavoratori stranieri. Pur apprezzando l’iniziativa del Ministero dell’Interno, però è necessario che si provveda al più presto alla definitiva approvazione e pubblicazione del decreto flussi, al fine di consentire alle aziende agricole interessate di poter assumere lavoratori stranieri stagionali per le imminenti campagne di raccolta primaverili (a partire dalle fragole)”.
Occorre fare presto, sottolinea ancora Coldiretti, poiché dopo la pubblicazione del decreto occorrerà attendere - sottolinea la Coldiretti - gli altri adempimenti amministrativi come il nulla osta dello Sportello Unico presso la Prefettura e il rilascio del visto presto i Consolati all’estero con il rischio concreto che i ritardi mettano in difficoltà l’agricoltura che deve confrontarsi con i tempi dettati dall’andamento stagionale delle produzioni.
C’è molta attesa nelle aziende agricole per l’arrivo dei lavoratori stagionali immigrati dai quali dipende - rileva la Coldiretti - il 10% dei raccolti nelle campagne italiane dove stanno per iniziare i lavori di preparazione della primavera. Sono molti i “distretti agricoli” dove i lavoratori immigrati sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale come nel caso - aggiunge la Coldiretti - della raccolta delle fragole nel Veronese, della preparazione delle barbatelle in Friuli, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell’uva in Piemonte fino agli allevamenti in Lombardia dove a svolgere l’attività di “bergamini” sono soprattutto gli indiani mentre i macedoni sono coinvolti principalmente nella pastorizia.
Secondo un’analisi della Coldiretti, il ruolo dei lavoratori extracomunitari nella produzione dei formaggi piu’ tipici del Made in Italy, nelle campagne di raccolta di ortaggi e frutta e nelle vendemmie dei vini piu’ prestigiosi è senza dubbio piu’ rilevante rispetto alla media delle produzioni agricole italiane. Sono 30.000 le aziende agricole italiane che, secondo la Coldiretti, assumono lavoratori extracomunitari con albanesi, indiani, marocchini, tunisini, macedoni che sono le principali nazionalità dei lavoratori extracomunitari impegnati in agricoltura dove prevalgono i rapporti di lavoro stagionali per le caratteristiche proprie del lavoro nei campi legato ai tempi di raccolta delle produzioni.

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