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“BENE SACCONI PER IL VIA LIBERA AD 80.000 LAVORATORI STAGIONALI IMMIGRATI NELLE AZIENDE ITALIANE”: A DIRLO LA COLDIRETTI DOPO L’ANNUNCIO DELLA FIRMA DA PARTE DEL GOVERNO DEL NUOVO DECRETO SUI FLUSSI MIGRATORI

“C’è molta attesa nelle aziende agricole per il via libera all’ingresso di 80.000 lavoratori stagionali immigrati dai quali dipende il 10% dei raccolti nelle campagne italiane dove stanno per iniziare i lavori di preparazione della primavera”. Lo afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’annuncio del Ministro del Welfare Maurizio Sacconi della firma da parte del Governo del nuovo decreto sui flussi migratori che consentirà l’ingresso stagionale per 80.000 lavoratori che si occuperanno soprattutto dell’agricoltura e del turismo.

Secondo la Coldiretti, la maggioranza dei lavoratori stagionali extracomunitari troverà occupazione in agricoltura che, insieme al turismo e all’edilizia, è il settore con maggiori opportunità occupazionali per questi lavoratori indispensabili nello svolgimento della generalità delle lavorazioni stagionali e sopratutto per le grandi campagne di raccolta delle principali produzioni made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche negli allevamenti. In particolare, con il 10% di extracomunitari sul totale dei lavoratori agricoli è nelle campagne che la presenza di immigrati evidenzia un’incidenza tra le più elevate dei diversi settori economici, secondo il Rapporto Caritas/Migrantes n. 19 sull’immigrazione al quale ha collaborato la Coldiretti.

Sono 90.091 i rapporti di lavoro in agricoltura identificati come extracomunitari negli archivi Inps ed appartengono a 155 diverse nazionalità anche se a trasferirsi in Italia per lavorare in agricoltura, secondo la Coldiretti, sono principalmente nell’ordine gli albanesi (17,2%), i marocchini (12,6%) e a sorpresa gli indiani (13,8%) che trovano occupazione soprattutto negli allevamenti del nord per l’abilità e la cura che garantiscono alle mucche.

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