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L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA DELLA REGIONE PUGLIA, DARIO STEFÀNO: “IL MINISTRO GALAN RECUPERI IL RAPPORTO CON LE REGIONI”. E SI CANDIDA ALLA CONFERMA DI COORDINATORE NAZIONALE DEGLI ASSESSORI ALL’AGRICOLTURA

“In Puglia il comparto agroalimentare può essere un attrattiva straordinaria in senso turistico come in nessuna altra parte del mondo. Negli ultimi periodi la Puglia si è candidata con autorevolezza ad essere fra le prime regioni per il turismo eno-gastronomico facendo segnare, nel 2009, una crescita di arrivi e di presenze in controtendenza con il trend nazionale. Ed oltre a questo si punta a rafforzare sempre di più nelle strategie di comunicazione e marketing e di accelerare, in modo efficace la spesa del Piano di Sviluppo Rurale, il binomio agricoltura-turismo. Viaggiamo insieme in una logica di strategia comune”. Così l’assessore all’agricoltura della Regione Puglia, Dario Stefàno, fino adesso anche coordinatore nazionale degli assessori all’agricoltura. Ruolo che non fa mistero gli piacerebbe ricoprire anche nel futuro: “la Puglia - dice - si candida e ha tutte le credenziali ad essere soggetto coordinatore”. Al nuovo ministro Giancarlo Galan, in questo senso, Stefano fa presente “che occorre recuperare un rapporto importante e significativo con le regioni per condividere una strategia che porti Italia fuori dalle secche di una crisi sempre più stringente. Le Regioni - continua Stefàno - sono un patrimonio prezioso e hanno delle prerogative che vanno valorizzate. Speriamo che il nuovo ministro tenga presente il sistema Italia perchè dalla diversità può nascere una strategia per uscire dalla crisi. E le regioni sono le spie del territorio. La sensibilità di Galan e la sua apertura al dialogo mi fanno ben sperare”.

Ma l’assessore Stefàno, riconfermato da Nichi Vendola, indica, perseguendo nel segno della continuità con la precedente legislatura, anche altri punti per la “sua” Puglia: “accelerare in modo efficace la spesa del Piano di Sviluppo Rurale, potenziare i distretti dell’agroalimentare e mettere a punto il marchio “I prodotti di Puglia”.

Sui fondi del Psr - Piano di Sviluppo Rurale, Stefano spiega che 1,6 miliardi di euro che sono andati alla Puglia sono “già stati messi a bando 900 milioni. Ora provvederemo a pubblicare i bandi su alcune misure importanti e strutturali per procedere all'affidamento delle risorse”. Altro sforzo sarà quello di dare impulso ai distretti produttivi dell’agroalimentare che, ricorda Stefàno, “sono stati riconosciuti con una legge regionale che sono stato io stesso a promuovere nel corso della scorsa legislatura. Si tratta di uno strumento di politica industriale che ha portato all’aggregazione di molte imprese, circa 200, che hanno condiviso un piano di sviluppo. Si tratta di una legge innovativa per la filiera agroalimentare che non pone alle imprese nè recinti territoriali nè di settore e che non nasce come strumento di spesa. Sarà nostro compito ora reperire risorse per accompagnare le imprese in questo progetto”. Il senso, sottolinea l'assessore, è quello di “superare gap storici della Puglia dove si paga l’assenza di filiere attraverso la creazione di reti di impresa”. L’ultimo punto nell’agenda del breve periodo sarà la messa a punto del marchio “Prodotti di Puglia”. “Questo marchio ombrello sarà garanzia di tracciabilità e di tutela dei prodotti freschi del paniere pugliese a cui si accompagneranno azioni di promozione. Una strategia chiara per sostenere i nostri prodotti che spesso sono scimmiottati e vittima di atti di pirateria dall'uva alle ciliegie che vengono importate da chissà dove e poi camuffate come prodotti pugliesi”.

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