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DAL 1 GIUGNO STOP SPAGHETTI CON TELLINE. “SERVE UNA DEROGA”. LA CHIEDE LA COLDIRETTI. MA IL MINISTRO GALAN: “NON SI GOVERNA PASSANDO DA UNA DEROGA ALL’ALTRA”

Dal 1 giugno, telline e cannolicchi rischiano di sparire dalle tavole degli italiani per effetto dell’entrata in vigore del regolamento Mediterraneo dell’Unione Europea che detta nuove regole destinate ad avere un impatto sulla pesca e sulla tradizione enogastronomica nazionale. È la Coldiretti a lanciare l’allarme chiedendo una deroga all’entrata in vigore delle nuove norme comunitarie.
Con l’arrivo dell’estate - sottolinea la Coldiretti - non sarà più possibile gustare piatti come gli spaghetti con le telline o i cannolicchi se non interverrà al più presto la deroga richiesta.
Le nuove norme non solo rischiano di provocare una brusca caduta di reddito per la pesca italiana ma anche di aumentare la dipendenza dell’Italia dall’estero da dove già arriva il 60% del pesce consumato a livello nazionale - afferma la Coldiretti - che ha recentemente ampliato il proprio ambito di rappresentanza delle imprese singole e associate al settore della pesca e dell’acquacoltura attraverso la costituzione di “Impresa Pesca” (Associazione Nazionale della Pesca e dell’Acquacoltura).
Il regolamento mediterraneo - conclude la Coldiretti - fissa nuove distanze per la pesca dalla costa a non meno di 1,5 miglia per le reti gettate sotto costa, che diventano 0,3 per le draghe usate per la cattura dei bivalvi, impedendo di fatto la raccolta di telline e cannolicchi.

Focus - Il Ministro Galan “non si governa passando da una deroga all’altra”
“Parliamoci chiaro: l’approvazione dell’attuale regolamento della pesca nel Mediterraneo non rientra nelle responsabilità di questo Governo, né di questo Ministro. In realtà, l’idea che mi interessa condividere per davvero con le nostre associazioni della pesca, a partire da quelle di Veneto, Puglia, Calabria e Sicilia, è che solo un’attività di pesca sostenibile può assicurare un futuro economicamente valido a questo settore. La redditività delle imprese dipende essenzialmente dalla tutela, conservazione e uso responsabile del patrimonio ittico nel suo insieme”. Così il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali Giancarlo Galan, oggi a Merida per il Consiglio informale europeo dei Ministri dell’Agricoltura, ha dichiarato sulla situazione della pesca in Italia.
“Troppo facile protestare oggi, dopo che nessuno ha ritenuto di adoperarsi per ottenere modifiche al regolamento sulla pesca in Mediterraneo. Tra l’altro, non si governa passando da una deroga all’altra. Ciò che occorre, probabilmente, è introdurre una regolamentazione specifica per la cosiddetta “piccola pesca costiera” che, come sappiamo, gioca un ruolo fondamentale per la vitalità economica di tante comunità costiere. Leggo dichiarazioni di protesta sostenute anche da alcuni assessori regionali, ai quali però dico che, in attesa di decisioni coerenti con la nozione di pesca sostenibile, le Regioni possono varare misure sociali di accompagnamento alle imprese attive in un settore tanto delicato. Da parte mia, assicuro che, nei prossimi giorni, saranno convocati a Roma i rappresentanti della associazioni di settore. Ci tengo, infine, a dire che a differenza di quanto avvenuto precedentemente, in qualità di Ministro seguirò da vicino la questione a Bruxelles”.

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