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CARTELLINO ROSSO PER FUMO E TE’ PER LE MALATTIE REUMATICHE, MENTRE, A SORPRESA, POCO ALCOL DIFENDE LE OSSA: EMERGE DA “EULAR”, IL CONGRESSO ANNUALE DELLA LEGA EUROPEA CONTRO LE MALATTIE REUMATICHE A ROMA

Cartellino rosso per il fumo e il tè, sul banco degli imputati con la scottante accusa di aumentare i rischi di sviluppare malattie reumatiche. Nessuna controindicazione per il caffé, mentre, a sorpresa, gli esperti promuovono l’alcol, fattore protettivo a patto, raccomandano, che non si alzi troppo il gomito. A tracciare le squadre dei “buoni” e dei “cattivi”, cinque studi presentati al Congresso annuale della Lega europea contro le malattie reumatiche (Eular), a Roma fino al 19 giugno.

Secondo gli studi, se il consumo di tè aumenta significativamente il rischio di artrite reumatoide, soprattutto tra le donne, al contrario, bere alcol a dosi moderate può ridurre il pericolo di sviluppare gravi forme artritiche, quali ad esempio l’artrosi, osteoartrite per gli addetti ai lavori, nonché l’artrite reumatoide. In particolare, uno studio della Georgetown University, negli Stati Uniti, condotto su più di 76.000 donne, ha mostrato un’associazione positiva fra incidenza di artrite reumatoide e consumo di tè, con un rischio di sviluppo della malattia proporzionale alla quantità di bevanda assunta, mentre non ha trovato alcun legame significativo fra consumo di caffé e malattia. Una ricerca realizzata, invece, in Olanda dall’Università di Leida su un vasto campione comprensivo di 651 pazienti con artrite reumatoide, 73 con osteoartrite, 273 con altre forme artritiche e 5.877 non malati, ha dimostrato che il consumo moderato di alcol è associato a una significativa riduzione del rischio di sviluppare la malattia, ipotizzando che componenti delle bevande alcoliche, specie del vino rosso, possano essere un fattore protettivo dallo sviluppo di infiammazione sistemica.

“Tuttavia - spiega Maurizio Cutolo, presidente esecutivo di Eular 2010 e direttore della Clinica di Reumatologia dell’Università di Genova - l’alcol in particolare va assunto con moderazione, rispettando le raccomandazioni delle Autorità sanitarie locali, perché un consumo esagerato comporta sempre problemi medici e sociali. Ogni possibile implicazione positiva dell’uso di alcol deve essere inserita nel più ampio contesto della salute generale”.

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