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PESTICIDI, AUMENTANO IN ITALIA PRODOTTI CONTAMINATI. LO DICE L’ANNUALE RAPPORTO DI LEGAMBEINTE “PESTICIDI NEL PIATTO 2010”

In Italia sono aumentati i prodotti contaminati da pesticidi, passando nel giro di un anno da oltre 1 su 4 a quasi 1 su 3. Lo dice un rapporto, presentato oggi da Legambiente, secondo cui ci sono tracce di agenti chimici nocivi per gli esseri umani anche in pane, vino e miele. Secondo il rapporto “Pesticidi nel piatto 2010”, “aumentano i prodotti contaminati da uno o più residui di pesticidi (da 27,5 a 32,7%); salgono anche i campioni irregolari (da 1,2 a 1,5%)”.

Il rapporto dice che tra le verdure il 76,4% dei campioni è senza residui, contro l’82,9% del 2009; l’1,3% è considerato “fuori legge”; al contrario, diminuiscono i campioni irregolari (con residui oltre i limiti o molecole non autorizzate) tra la frutta, dal 2,3% di un anno fa all’attuale 1,2%.

Per i prodotti derivati - come ad esempio pane, miele e vino - la percentuale dei prodotti “regolari”, con la presenza di un solo residuo, è scesa dall’80,5% del 2009 all’attuale 77,7%, mentre è balzato al 2,7% la parte di prodotti irregolari, “segnalando una novità sugli anni precedenti, quando la percentuale era pari a zero”.

“Nonostante gli sforzi tesi a una riduzione dell’uso della chimica di sintesi in agricoltura, anche quest’anno la quantità di residui di pesticidi rilevati nei campioni di ortofrutta e derivati risulta eccessivamente elevata”, dice l’associazione ambientalista, il cui studio si basa sui dati ufficiali di agenzie regionali per l’ambiente, aziende sanitarie locali e laboratori zooprofilattici.

“Rispetto al 2009, il rapporto ha evidenziato una maggiore presenza di campioni multi residuo ovvero di campioni che presentano contemporaneamente più e diversi residui chimici”.

Tra i casi citati dal rapporto, un campione d’uva bianca siciliana, in cui è risultata la presenza contemporanea di 9 diversi residui di pesticidi; un vino friulano con 6 agenti chimici; una pera campana con 5 residui.

Fonte: Reuters

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