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UN PSR NAZIONALE ADOTTABILE PER DECRETO DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE COME SOMMATORIA DEI PSR REGIONALI: ECCO LA PROPOSTA DI LEGGE PER NON PERDERE I FONDI EUROPEI. E INTANDO DALL’UNIONE EUROPEA ARRIVANO 3,3 MILIONI PER LA PROMOZIONE

Il Ministro delle Politiche Agricole potrà adottare con decreto il Piano nazionale di sviluppo rurale e il connesso piano finanziario come sommatoria dei Psr regionali e dei loro piani finanziari. Lo prevede la proposta di legge “Disposizioni per l’adozione del programma nazionale di sviluppo rurale” all’esame della Commissione Agricoltura della Camera. Il testo di legge eviterebbe il rischio del “disimpegno automatico” delle risorse Ue stanziate a favore dell’agricoltura italiane nel quadro dei Piani di Sviluppo Rurale (Psr), risorse che le diverse regioni devono però utilizzare entro i due anni dallo stanziamento pena, appunto, il “disimpegno automatico”. In sostanza la proposta di legge permette, se le Regioni non utilizzeranno i rispettivi aiuti, di riutilizzare nel quadro di un piano nazionale gli aiuti non ancora utilizzati “operando le compensazioni di spesa tra le regioni e le province autonome che spendono di più e quelle che spendono di meno”.

Intanto dall’Unione Europea arrivano per l’Italia altri 3,3 milioni per la promozione dei prodotti agricoli. Fondi a cui vanno aggiunti quelli nazionali, per un totale di 6,7 milioni. Per il Commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos, “i prodotti agricoli dell’Ue sono di una qualità e di una diversità incomparabili e, in un mercato mondiale sempre più aperto, non è sufficiente produttore alimenti e bevande di qualità eccellente. Noi dobbiamo - ha precisato Ciolos - aumentare gli sforzi per spiegare ai consumatori gli standard e la qualità dei prodotti che l’agricoltura mette sulla tavola e i programmi di promozione possono aiutare in un mondo sempre più concorrenziale”.

In concreto, Bruxelles ha dato oggi il via libera al finanziamento di 19 campagne di informazione e vendita di prodotti agricoli, di cui due riguardano l’Italia. Il primo riguarda una cooperazione tra Italia, Grecia e Romania, e interessa il settore florovivaistico. L’iniziativa viene dalle organizzazioni Consorzio Florasì, Florconsorzi e Conaflor che potranno contare su un finanziamento europeo in tre anni di 1,36 milioni, il 50% del bilancio totale di 2,7 milioni.

Il secondo programma congiunto Italia e Regno Unito, interessa la promozione del Prosciutto San Daniele e del Grana Padano. Di una durata triennale l’iniziativa potrà contare su un sostegno europeo complessivo di 1,98 milioni di euro rispetto ad un bilancio globale di 3,96 milioni.

I 19 programmi di promozione riguardano, oltre a Italia, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Francia, Grecia, Irlanda, Olanda, Polonia, Slovenia, Spagna e Regno Unito. Globalmente possono contare su un contributo Ue di 30,3 milioni mentre il bilancio complessivo è di 60,6 milioni di euro. Gli interventi variano dalle campagne promozionali alla partecipazione a manifestazioni e fiere, da informazione sul sistema di riconoscimento dei prodotti a denominazione d’origine e indicazioni geografiche protette, di quelli biologici e dei sistemi di controllo sulla qualità e l’etichettatura.

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