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BASTA PRODOTTI SCADENTI PROVENIENTI DALL’ESTERO CON NOMI ITALIANI. COLTIVATORI E ALLEVATORI DI COLDIRETTI DOMANI AL VALICO DEL BRENNERO PER “BLOCCARE” LE CAGLIATE STRANIERE DIRETTE IN ITALIA. CON LA BENEDIZIONE DEL MINISTRO GALAN

Si colorerà del giallo e verde delle bandiere di Coldiretti, domani, il valico del Brennero, per la protesta di coltivatori e allevatori contro i ritardi dell’Unione europea, nel rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti e a sostegno delle iniziative di legge nazionali. I malumori di Coldiretti sono stati risvegliati dallo scandalo della “mozzarella blu”, prodotta in Germania, dal fuorviante nome italiano: caso lampante di prodotti alimentari stranieri di scarsa qualità, spacciati come made in Italy, a danno di consumatori e coltivatori. Appuntamento all'area di parcheggio “Brennero”, al km 1 dell'autostrada del Brennero - direzione sud, allora, domani mattina, per migliaia di allevatori e coltivatori della Coldiretti provenienti da tutte le Regioni, in difesa del made in Italy minacciato dalle importazioni di schifezze “italian sounding”. E sarà il presidente di Coldiretti in persona, Sergio Marini, a guidare la protesta. Intanto arriva l’appoggio del Ministro alle Politiche agricole, Giancarlo Galan: “Scandali come quello delle mozzarelle blu non devono mai più verificarsi. Sono d’accordo con gli allevatori che domani manifesteranno al Brennero contro le contraffazioni alimentari. Ma penso anche che da un male possa nascere un bene. L’iniziativa di domani deve farci riflettere sull’urgenza dell’etichettatura nel settore lattiero-caseario, io stesso mi farò interprete in sede di dibattito parlamentare del diritto dei produttori di vedere riconosciuto il proprio lavoro e della necessità dei consumatori di conoscere la provenienza di ciò che acquistano. A causa del deficit produttivo che con questi prezzi rischia di peggiorare ulteriormente, la difesa dei produttori italiani passa necessariamente attraverso una norma chiara sull’etichettatura. Per quanto ci riguarda, noi rispetteremo sempre le norme stabilite dall’Unione Europea, ma pretendiamo che il latte che importiamo sia latte di qualità. E’ necessario quindi che anche gli altri Stati comincino a pensare ad una norma sulle etichettature, a garanzia di tutti i consumatori”.

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