Non basta denunciare che quasi la metà delle mozzarelle analizzate non sono ottenute con latte
fresco; occorre anche rendere noti i nomi dei caseifici e dei marchi che utilizzano cagliate congelate o cagliate refrigerate vecchie. Così il Codacons interviene sull’allarme lanciato da Coldiretti. “Il lavoro di Coldiretti è molto importante, ma - osserva il Codacons - se non si arriva al nocciolo della questione, ossia alla diffusione dei nomi delle mozzarelle non prodotte con latte fresco, i consumatori non otterranno alcun beneficio. Rendere noti i marchi e i caseifici irregolari, garantisce al cittadino la possibilità di scegliere consapevolmente quale prodotto acquistare e come difendersi dagli alimenti di bassa qualità”. “A tal fine - prosegue Rienzi - invitiamo Coldiretti a
realizzare, in collaborazione con il Codacons, analisi settimanali a campione sulle mozzarelle vendute negli esercizi italiani, così da individuare quali non contengono latte fresco e monitorare costantemente la situazione”.
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