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LATTE, È ANCORA CAOS. IL COMMISSARIO EUROPEO CIOLOS: “ITALIA RISPETTI LE REGOLE”. IL MINISTRO GALAN: “SI DIMETTA CHI CAUSA MULTE EUROPEE ALL’ITALIA. CHE CREDIBILITÀ ABBIAMO IN EUROPA?”. E INTANTO GLI ALLEVATORI MANIFESTANO CON I TRATTORI A BRUXELLES

Sono giorni infuocati per il latte italiano. Dopo il “salvataggio” dell’emendamento Azzollini nel testo della manovra, che mira a sospendere i pagamenti delle multe per le quote latte per tutto il 2010, scoppia l’ira del Ministro delle Politiche Agricole Galan, che aveva minacciato le propri dimissioni, ma che oggi, da Bruxelles per il Consiglio dei Ministri Europei dell’Agricoltura, rilancia: “si dimetta chi causa multe e sanzione europee all’Italia”. Riferimento tutt’altro che velato alla Lega e all’ex Ministro Zaia, che ha firmato le legge che sospendeva i pagamenti fino al 31 luglio 2010. “Bisogna tenere duro - ha detto Galan - e spero che il Parlamento italiano abbia un minimo di dignità. Con quale credibilità un Ministro può affrontare una battaglia come questa per la politica agricola comune. Con quale faccia si presenta in un consesso europeo quando in Italia deliberatamente i parlamentari della maggioranza vanno contro le norme europee? Oggi sono qui a Bruxelles, per dare una sensazione di serietà alla presenza italiana a Bruxelles; mentre là difendono un piccolo manipolo di trasgressori. Il guaio ora è - ha concluso Galan - che tutti in Europa vedono quel che facciamo noi e questo ci deve preoccupare”. E puntuale, infatti, è arrivato il richiamo del Commissario Ue all’Agricoltura, Dacian Ciolos: “con l’Italia sono stato chiaro. Non ci sono margini di negoziato. Le regole sono chiare e mi aspetto che il governo le rispetti. Altrimenti dovrò prendere delle misure, non perché è l’Italia, ma perchè è un Paese europeo”.
E quelli che Galan definisce “trasgressori”, e non solo loro, sono senza dubbio visibilissimi oggi a Bruxelles, dove i produttori di latte dell’European Milk Board hanno circondato con trattori la sede delle Consiglio per manifestare il proprio dissenso. Presenti, secondo l’agenzia Ansa, anche un centinaio di produttori italiani.

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